A volte ritornano: Comencini e Foggiato di nuovo con Zaia

TREVISO. “A volte ritornano”. La mette giù così anche Luca Zaia, presentando la lista “Indipendenza Noi Veneto”. Al suo fianco allo stesso tavolo Fabrizio Comencini e Mariangelo Foggiato, due ex pezzi da novanta della Lega Nord di vent’anni fa, ora tornati all’ovile in vista delle regionali. Comencini, che tra il 1994 e il 1998 fu segretario della Liga Veneta, fino al 2000 vicepresidente del consiglio regionale, nel 1998 fu espulso dal Carroccio da Umberto Bossi per aver richiesto l’autonomia della Liga Veneta. Lo seguirono in molti, tra cui proprio Foggiato, con cui fondò la Liga Veneta Repubblica. E oggi, proprio per inseguire quell’obiettivo dell’autonomia o addirittura indipendenza del Veneto, si riuniscono sotto l’ombrello della Lega Nord e di Luca Zaia. «Noi siamo stati espulsi», ricorda Comencini, “perché Bossi ci accusava di aver fatto un accordo segreto con Galan, e invece le elezioni confermarono che fu lui a stringere l’accordo. Ma ora siamo qui, perché condividiamo con Zaia molto del programma: ovvero l’autodeterminazione dei popoli. È stato Zaia il presidente che ha fatto votare la legge per il referendum sull’indipendenza. Io non so quali siano le posizioni della Lega in generale, so che in Veneto è sulla stessa nostra posizione». Comencini forse sarà capolista di “Indipendenza Noi Veneto” a Verona. Mentre nel Vicentino il capolista dovrebbe essere Antonio Guadagnini, ex vicesindaco di Crespano del Grappa. Per il resto servirà attendere ancora qualche giorno. Chi invece ha fatto da tessitore tra gli autonomisti, ma non sarà in lista è Mariangelo Foggiato, rimasto sempre «sostanzialmente amico», come lui stessi afferma, di Luca Zaia. «Eravamo una grande famiglia, ora ritroviamo un accordo attorno a una passione e a un sentimento che nessuno di noi ha mai perso: l'indipendenza del Veneto. Le ferite si sono rimarginate». Zaia non si fa scappare l’occasione di serrare i ranghi. «Questo accordo», dichiara, « dimostra che tutto il mondo dell’indipendenza si è ricompattato per la mia corsa. Per me nulla è cambiato. Nel ‘98 Foggiato e Comencini hanno scelto una strada diversa, ma i rapporti umani sono sempre rimasti intatti. L’obiettivo è Trento/Bolzano, ovvero tenere i 21 miliardi di tasse che ogni anno mandiamo a Roma”. All’interno di “Indipendenza Noi Veneto” sono confluiti quasi tutti i movimenti che chiedono l’autonomia o l’indipendenza del Veneto: Veneti Indipendenti, Liga Veneta Repubblica, Unione Nord-Est, Veneto Stato, Pro-Veneto, Tea Party Veneto. Chi ne è rimasto fuori volutamente è Veneto Si, gli organizzatori del referendum online plebiscito.eu: «Zaia ha buttato un po’ di fumo negli occhi, intruppando nella sua coalizione una collezione di surrogati autonomisti che da vent’anni hanno accompagnato i fallimenti della Lega Nord». Alessio Morosin, candidato governatore di Indipendenza Veneta, non rinuncia alla stoccata: «L’autonomia italiana, anche se “vestita” con un nome che si richiama al nostro movimento, non ha nulla in comune con il chiaro progetto di Indipendenza Veneta».
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