Alla maturità voti meno brillanti

Solo 23 «centini» fra i 6.671 candidati padovani. Calano le bocciature. Pubblicate le statistiche sul debutto del «metodo Gelmini» nella valutazione
Meno «caduti» nella valutazione delle commissioni. Ma anche valutazioni al ribasso dei candidati. Gli esami di maturità 2009, a Padova e provincia, confermano così il primo «effetto Gelmini» sul sistema dell’istruzione superiore. Lo testimoniano le statistiche del report conclusivo che «fotografa» i risultati. E’ stato comunicato ieri alla stampa dal referente dell’Ufficio scolastico provinciale, Giovanni Chioetto. Sono stati 6.233 i candidati nelle scuole statali, più 390 (di cui 7 esterni) nelle paritarie con 169 commissioni. I bocciati sono diminuiti rispetto all’anno scorso; ma i voti si rivelano più bassi con valutazioni più oculate e parsimoniose nei livelli alti. Il massimo (100 e lode) tra i 6.671 candidati padovani è stato centrato soltanto da 23 studenti. Nel 2008, erano stati 43.


Nella «classifica» degli istituti che vantano i “centini” della maturità, spicca il liceo Tito Lucrezio Caro di Cittadella (5 diplomati con cento e lode). E’ seguito dal Tito Livio (3) e dagli istituti Calvi e Newton di Camposampiero (2 a testa). Uno ciascuno per Jacopo da Montagnana, Nievo, Modigliani e Curiel, Alberti di Abano, Cattaneo di Monselice, linguistico don Bosco, Atestino, Duca d’Aosta ed Euganeo di Este, Kennedy di Monselice.


Le statistiche del Csp indicano poi che sono aumentati i voti minimi. Hanno ottenuto 60 su 100, infatti, ben 588 ragazzi pari al 9,5 per cento; agli esami 2008 erano stati 579. Ancor più accentuato il boom dei voti compresi tra 61 e 69: 1.622, che significa il 26,2% dei candidati. Di conseguenza, calano i risultati brillanti. I cento sono scesi da 273 a 256. D’altro canto, la fascia alta della valutazione (compresa tra 90 e 99) nell’arco di un anno scolatico è scesa da 604 a 583.


Complessivamente, i neo diplomati padovani sono 6.180. L’esame di maturità non è stato, invece, superato da 149 candidati che saranno costretti a ripetere il quinto anno di studi. In percentuale è stato promosso il 97,6% dei candidati ed il 2,4% è stato bocciato. Una percentuale di «caduti», però, che sale al 7,4%, se si tiene presente che il numero dei non ammessi: sempre più marcato negli istituti tecnici e professionali rispetto ai licei.


Dai numeri del Csp si ricava che 342 studenti sono stati bloccati alla fine dell’anno scolastico. Una percentuale del 5%; l’anno scorso, era del 3,9%. Sulla maturità 2009 anche l’effetto Gelmini. Primo: nella formazione del giudizio complessivo finale di presentazione è stato tenuto conto, per la prima volta, anche del voto di condotta. Secondo: mentre prima il rapporto tra credito scolastico accumulato negli anni e valore delle prove era 20-80, da quest’anno è di 25% a 75%.

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