Allarme squalo a Jesolo bandiera rossa in spiaggia

JESOLO. Allarme squalo, paura nelle acque di Jesolo. Come nel più perfetto dei copioni di Steven Spielberg, la sagoma del mostro marino è comparsa sotto gli occhi di un surfista ieri mattina verso le 10, al largo di piazza Brescia. Il ragazzo, a 500 metri da riva, ha visto allargarsi l'ombra del pesce sotto la tavola. Lo ha visto poi addentare qualcosa che sembrava una grossa medusa, prima di scomparire nel fondale. Ha detto che era grande quasi come la tavola, circa tre metri. Ha dunque girato la vela e, senza pensarci, tanto è tornato velocemente a riva per lanciare l'allarme ai primi noleggiatori di mosconi sulla spiaggia.
La chiamata alla capitaneria di porto di Jesolo è arrivata pochi minuti dopo. Dalla sede della guardia costiera è partita una delle imbarcazioni per il controllo dello specchio acqueo indicato, mentre nella zona di piazza Brescia è stata alzata la bandiera rossa su ordine della capitaneria a indicare segnale di pericolo. Si è cercato di contenere allarme e panico conseguente.
Lo squalo non è stato comunque più segnalato nella giornata di ieri e i controlli proseguiranno anche oggi per precauzione. Se fosse realmente uno squalo, di circa un paio di metri potrebbe essere al massimo una verdesca, ovvero una specie non particolarmente pericolosa per l'uomo. In ogni caso la gente ha continuato tranquillamente a fare il bagno, non accorgendosi di niente, qualcuno più curioso ha chiesto il motivo della bandiera rossa, ma non si è assistito a nessuna scena di panico in spiaggia.
Più probabilmente si è trattato comunque di un delfino, come ha già comunicato il direttore del museo di storia naturale di Jesolo, Roberto Basso, biologo marino e ricercatore, uomo di fiducia del sindaco. «Gli squali non mangiano meduse», dice, «venti giorni fa un turista ha detto di aver visto una pinna di squalo dalla terrazza di un hotel. I delfini hanno la stessa pinna, sono lunghi un paio di metri e qui al largo di Jesolo abbiamo una famiglia di tursiopi, specie di delfini, che si muove proprio tra le foci in cerca di cibo e sono per noi un orgoglio e sinonimo di acque pulite. Tutto può essere, ma credo che prima di dare l'allarme squalo sarebbe bene pensarci nel rispetto di un rigore scientifico e morale».
«Non può esserci uno squalo a Jesolo». Dal calto loro sindaco, assessori, albergatori e operatori delle spiagge di Jesolo sembrano tutti diventati biologi marini davanti alla notizia che potrebbe sconvolgere l'estate. Qualcuno si fa una risata, pensa a chi possa aver avuto la pessima idea di lanciare questo allarme in un’estate già piena di problemi e ostacoli. Il sindaco, Valerio Zoggia ha interpellato il direttore del locale museo e apprezzato biologo marino, Roberto Basso. «Qui di specie pericolose non se ne sono mai viste», dice il primo cittadino di Jesolo, «qualcuno si sarà sbagliato e magari ha lanciato l'allarme impaurito dopo aver visto un'ombra, una sagoma sospetta. Non riteniamo che possano esserci squali in queste acque sicure e tranquille».
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