Alleanza con Cherry 106 del Banco Tre Venezie per rafforzare il capitale

PADOVA

Il Banco delle Tre Venezie, un piccolo istituto di credito privato con quartier generale a Padova che fa capo a Novo Banco (ex Banco Espirito Santo) chiama Giovanni Bossi, l’ex ad di Banca Ifis, oggi imprenditore, per aiutarla a rafforzare il suo capitale. Sfumato l’ingresso dei cinesi di Pga (che avrebbero investito 22 milioni di euro attraverso un aumento di capitale) per questioni autorizzative, la banca ha dato mandato a Prometeia di trovare un nuovo partner e ha trovato un accordo con Cherry 106, intermediario finanziario regolato specializzato nel mondo del credito deteriorato che fa capo per il 60,3% a Bossi.

Il progetto, per il quale è in preparazione l’istanza da presentare, tramite Bankitalia, alla Bce, prevede l’apporto di capitale attraverso il conferimento e l’integrazione tra Banco delle Tre Venezie e Cherry 106. Al termine dell’operazione i nuovi soci avranno il 51% della nuova entità e i vecchi soci dell’istituto (oltre a Novo Banco, la Cassa di Risparmio di Cento con il 9,94% e tanti imprenditori lombardi e veneti) il 49 per cento. «Quanto abbiamo costruito in questi mesi, con forti radici e risultati concreti, può ambire a passare con immediatezza ad una scala maggiore» commenta Bossi. «Dopo 12 anni vissuti intensamente eravamo consapevoli che per crescere era necessario fare qualcosa di innovativo» ha dichiarato il Presidente del Btv Gabriele Piccolo. Il 2019 si è chiuso per la banca, dopo le dimissioni per motivi personali dello storico presidente Francesco Cervetti, con una perdita di 1, 929 milioni di euro, pagando l’impatto delle nuove regole sulla solidità e serviva un partner con «mezzi freschi per finanziare la crescita, il derisking ed eventualmente innestare nuovi filoni di business». —

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