Almirante, i No vax, Putin e Tolkien Il sabato fascista di Correzzola

E.fer.

Dal mago Gandalf del Signore degli Anelli all’ideologo di Putin Aleksandr Dugin, passando per il medico No vax Vanni Frajese e il solito vecchio Almirante. L’architettura ideologica dell’ultradestra in una due giorni di convegni, in Veneto, in un ex convento della provincia di Padova. Le pulsioni dei movimenti neofascisti escono dalla semi clandestinità e ottengono la cornice di eventi pubblici con il sigillo istituzionale: in questo caso il Comune di Correzzola, con il suo sindaco Mauro Fecchio. Benvenuti a Librincorte, rassegna della libera editoria (dicono loro), in realtà un coacervo di case editrici della destra nera.

C’è Altaforte, editrice di riferimento di Casapound, guidata da Francesco Polacchi, che pubblica anche “Il primato nazionale”. Poi ci sono Ritter, del milanese Marco Battarra, militante del Fronte della Gioventù e la Cinabro edizioni, che pubblica testi del nazista belga Léon Degrelle, ma anche Ferrogallico, nota per aver pubblicato la famigerata graphic novel Foiba rossa, piena di errori storiografici ma distribuita agli studenti dalle Regioni Veneto e Piemonte.

Tra il pubblico, manco a dirlo, c’erano militanti di Casapound, Gioventù nazionale, Blocco studentesco, Azione Studentesca, i “cugini” veneti di coloro che hanno organizzato il pestaggio davanti al liceo Michelangelo di Firenze. Assente Forza Nuova, che ieri mattina era impegnata in un presidio contro le politiche sanitarie del presidente del Veneto Luca Zaia.

La due giorni è stata ideata da Mario Bortoluzzi, una figura cardine della destra padovana e nazionale, voce e anima della Compagnia dell’Anello, il primo gruppo musicale di destra nato negli anni ’70 “per contrastare l’egemonia della sinistra in campo musicale”.

«Abbiamo la libertà intellettuale di dire quello che pensiamo e di assumercene la responsabilità», ha detto in apertura il sindaco Fecchio, tesserato FdI, ricordando come riferimento culturale il missino Beppe Niccolai.

Tra gli espositori c’è Alessandro Amorese, deputato toscano di Fratelli d’Italia, titolare di Eclettica Edizioni. Alcuni titoli in esposizione: “A sognare la Repubblica. Bombacci con Mussolini a Salò”; “Almirante, l’italiano d’Italia”; “Bugie coloniali”. E su La Russa e l’attentato di via Rasella? «La storia è sempre in movimento, ma l’agiografia non le appartiene», dice prudente.

È il continuo rimando tra la dimensione fantasy e quella reale, a solleticare l’immaginario di questi fan del ventennio. Dalla Contea hobbit alla guerra in Ucraina, dalla resistenza dell’Irlanda al Covid e le sue regole.

«Per ridurre in schiavitù un Paese Enrico VIII gli toglie la fede, la cultura e la lingua. Vedete quante altre volte è successo», dice Paolo Gulisano, autore di “Per l’onore d’Irlanda”. È un medico in pensione e prima di attaccare a parlare premette: «Io la penso come Vanni Frajese». Cioè no ai vaccini e teorie complottistiche. Vecchi e giovani credono nel valore della memoria. Evocano Sergio Ramelli e Adriano Romualdi, altra figura di punta della destra radicale. Uno dei seminari più attesi è quello del giornalista Francesco Borgonovo, pantaloni verde militare e anfibi neri, con moderatore Carlo Cardona, leader di Casapound in Veneto. Il titolo del dibattito è “Un vaccino per domarli, l’uso strumentale della pandemia e il tentativo egemonico della sinistra”. Resistenza fiera. «A noi non la danno a bere». Ma l’Anpi protesta: «Attraverso loro si rivendicano i fasti di un regime che andrebbe invece ricordato come la pagina più buia della nostra storia». 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova