Altroconsumo Veneto rilancia petizione per abolire il canone
VENEZIA. Sta per scadere il permine per pagare il canone Rai. Il tormentone recente su una modifica delle modalità di pagamento (si era parlato di inserirlo direttamente nelle bollette di luce e gas in modo da farlo pagare a tutti, ma anche di ridurne l'importo) si è concluso con un nulla di fatto. Quindi se si possiede un apparecchio televisivo (o un qualsiasi dispositivo potenzialmente in grado di ricevere il segnale dall'antenna tv) si deve sborsare, come l'anno passato, i 113,50 euro necessari a sostenere i canali della televisione pubblica.
«Ma fare il proprio dovere di cittadino non significa rinunciare a far sentire la propria voce. Per superare sprechi e inefficienze, abbiamo organizzato una petizione per chiedere l'abolizione del canone, indicando alcune misure di riforma che vanno nel senso di aprire alla liberalizzazione del mercato del settore radiotelevisivo, assicurando nel contempo la libertà e la pluralità dell'informazione». A dirlo è Enrico Schenato, rappresentante regionale del Veneto di Altroconsumo «A oggi sono oltre 16.000 le persone che hanno aderito firmando la petizione proposta da Altroconsumo ed è importante se ne aggiungano tante altre».
A Renzi l’associazione chiede più coraggio nella riforma della Rai. «Per quanto apprezzabili - evidenzia Schenato - non lo riteniamo sufficiente per porre rimedio alla situazione. Proponiamo perciò al Governo, nell'interesse dei cittadini, un pacchetto di riforme strutturali serio e sostenibile, attraverso alcuni interventi che vanno dall'abolizione del canone (il che significherebbe restituire oltre 100 euro ogni anno alle famiglie italiane ed eliminare la pressione della politica sul servizio pubblico radiotelevisivo), al mantenimento di un solo canale pubblico indipendente e senza pubblicità, alla possibilità di fissare obblighi di servizio pubblico a carico delle altre reti private, fino al potenziamento dell'operatività dell'Antitrust a garanzia di una corretta ed efficiente concorrenza che produca benefici per i consumatori».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova