Ambrosini riappare in Clinica ostetricaLa pensione? Un mistero
Dietro front. Alla Ambrosini-story si aggiunge un nuovo capitolo. Mercoledì il professor Antonio Ambrosini, teoricamente in pensione dall'inizio di novembre, ha fatto il suo ingresso in Clinica ostetrica

Dietro front. Alla Ambrosini-story si aggiunge un nuovo capitolo. Espressioni basite ieri quando il professor Antonio Ambrosini ha fatto il suo ingresso in Clinica ostetrica e si è diretto verso il suo studio. Da lunedì tutti, sostenitori e detrattori, avevano posto la parola fine sull’éra Ambrosini.
Aveva presentato all’Università i documenti che davano il via all’iter burocratico per il pensionamento. E invece no. Un bisticcio di date tra le cause della temporanea marcia indietro: aveva chiesto di poter andare in pensione dal primo di novembre, retroattivamente. Il 5 novembre Ambrosini però aveva votato come sempre in consiglio di facoltà, da professore ordinario. Ecco il guazzabuglio. La sospensione dall’attività assistenziale ufficializzata il 4 novembre dalla direzione ospedaliera resta, la cattedra di docente universitario della facoltà di Medicina e chirurgia anche.
Mai come in questa storia però del doman non v’è certezza. Ora si aprono ancora nuovi orizzonti sulla clinica ostetrica. Sul fronte ospedaliero il ritorno di Antonio Ambrosini non farà tremare in alcun modo la poltrona di Pietro Litta, il medico ospedaliero nominato direttore pro tempore all’indomani dell’uscita di scena dalla sala operatoria di Ambrosini: il professore resta sospeso dall’attività assistenziale. Litta verrà scalzato dalla seggiola solo se il Tar si pronuncerà a favore del professore. La richiesta di intervento del tribunale regionale amministrativo è una questione di giorni.
Tutt’altra la situazione sul fronte universitario. Antonio Ambrosini continuerà a svolgere il suo ruolo di professore ordinario fino a data da destinarsi, con tutta probabilità almeno fino a che il Tar non si sarà espresso sulla sua sospensione dall’attività assistenziale. Ambrosini sta valutando quali siano le mosse migliori da compiere e non ha mai cessato di svolgere il suo ruolo da ordinario. Bocche cucite all’Università sui motivi del dietro front di Ambrosini. In clinica però sono palpabili gli interrogativi sulla nuova mossa del professore quando tutti davano per assodato il suo addio: nessuno parla, ma tra i sussurri prende quota l’ipotesi che si tratti di una questione di carattere economico cui si somma la strenua volontà di Ambrosini di farsi cancellare la macchia di disonore che ha gettato l’ombra del dubbio sulla sua lunga carriera.
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