Anna morta cadendo dal catamarano, le lettere d’addio della mamma e della gemella
Nel giorno dell’ultimo saluto alla 17enne che ha perso la vita annegando dopo la caduta dal catamarano dove stava lavorando come hostess, pubblichiamo il testo integrale delle lettere scritte da mamma Lyudmyla e dalla sorella gemella Giulia

La mamma e la sorella gemella di Anna Chiti, nel giorno del funerale hanno voluto mettere per iscritto i loro sentimenti e il grande vuoto che la morte prematura di Anna ha lasciato nelle loro vite, andandosene in un sabato pomeriggio di inizio estate, quando è caduta dal catamarano nel quale stava lavorando come hostess, annegando in quella laguna che tanto amava.
Un dramma nel dramma: un dolore difficile da metabolizzare: «Mi mancheranno tanto i tuoi abbracci sinceri che mi facevano stare al sicuro, le telefonate che mi facevi per avvisarmi che avresti tardato di cinque minuti, i video che mi mandavi per farmi vedere ciò che vedevi con i tuoi occhi» ha scritto la mamma, rivolta a Cip, così chiamava Anna, per distinguendola dalla gemella Ciop.
«Mi manchi in un modo che nessuno potrà mai capire. Perché tu eri mia sorella, la mia anima gemella, la mia migliore amica, il mio tutto» le parole di Giulia.
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La lettera della mamma
Cara Anna,
la tua partenza così anticipata è stata come un fulmine a ciel sereno che ha lasciato un grande vuoto nella nostra vita. Senza di te non è più la stessa cosa.
Eri premurosa e gentile, c’eri sempre quando avevamo bisogno e anche se a volte non volevo darlo a vedere, tu avevi questa capacità che solo una figlia ha, di leggere tra le righe e comprendere con un solo sguardo ciò che stava accadendo, sentivi le emozioni che provavo e che con un semplice abbraccio rassicuratore, come per dirmi “mamma io sono qui con te” spezzavi quella malinconia.
Sei stata di grande aiuto e supporto anche quando siamo rimaste noi tre, io te e Giulia.
Al mattino non poteva mancare il mio abbraccio ancora prima che tu ti alzassi dal letto sempre con il sorriso nel tuo bellissimo viso.
Adoravi leggere e disegnare meravigliosi dipinti ascoltando la musica da quel giradischi che ti ho regalato, la stessa musica che adesso ogni volta che accendo la macchina suona come nelle mattine che ti accompagnavo a Piazzale Roma per andare a scuola.
Cip e Ciop vi chiamavo, tu e Giulia, sempre insieme, sempre noi tre, anche nell’ultima nostra vacanza a Budapest fatta non molto tempo fa. Tutte le risate che ci siamo fatte, il locale a tema Harry Potter, eri così contenta, mangiare con quel cappello adagiato sulla testa che all’inizio trovavamo buffo o come la colazione in quel caffè dove gli animali erano liberi di scorrazzare per il locale.
Momenti indimenticabili che porterò sempre con me.
È da giorni che nella nostra casa non echeggia più il suono delle tue risate contagiose che ci mettevano di buon umore, quelle risate sciocche che ci facevamo anche per una semplice banalità. Mi mancherà quel tuo sorriso raggiante e solare che portavi sempre con te e che mi voleva dire “Mamma ti voglio bene”.
Mi mancheranno tanto i tuoi abbracci sinceri che mi facevano stare al sicuro, mi mancheranno le telefonate che mi facevi anche solo per avvisarmi che avresti tardato di cinque minuti, mi mancheranno i video che mi mandavi di continuo per mostrarmi ciò che stavi facendo e per farmi vedere ciò che vedevi con i tuoi occhi.
Ciao Aniusckin. Semplicemente … ci mancherai tanto.
Mamma
La lettera della sorella gemella
Sorellona mia,
non riesco ancora a crederci. Scriverti questa lettera è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto.
Mamma ci raccontava sempre di quanto io e te fossimo inseparabili sin da piccole, tu ed io, sempre insieme, come se tra noi due ci fosse un filo invisibile che ci univa. Le stesse scuole, lo stesso sport, nella vita. Eravamo una cosa sola e dov’eri tu c’ero anche io. (Non so come farò senza di te...)
Mi mancheranno tutte quelle mattine dove mi svegliavi agitata perché avremmo perso il bus, ma poi eri sempre tu l’ultima ad uscire di casa e io divertita ti prendevo in giro. Ora le mie mattine non sono più come prima, la nostra stanza vuota, fredda e silenziosa, ogni volta non vedendoti sento sempre e solo quel silenzio che mi spezza e fa male.
Nell’ultimo periodo ti sei presa sempre cura di me e di mamma, hai fato da genitore, da maestro e da padre, mi aiutavi molto.
Le giornate a scuola senza di te suonano a vuoto, non è più la stessa cosa. Adoravo quando mamma ci portava in macchina a Venezia e camminavamo fianco a fianco fino a scuola, adoravo raccontarti la mia giornata e chiacchierare di qualsiasi cosa, o quando ridevamo come pazze in mezzo alla strada per una cavolata. Mi mancherà vederti distratta in aula con quel tuo sguardo perso… “chissà a che cosa starà pensando” mi chiedevo spesso e poi puntualmente mi dicevi “Giulia, non ho capito nulla della lezione!!”.
Mi mancherà aiutarti con i compiti e quando assieme, nella nostra camera, ci interrogavamo a vicenda. Adoravo cercarti durate le ricreazioni e andare alle macchinette a prendere un caffè, come mi mancherà quando io mi rifiutavo di fare qualcosa e tu puntualmente con quel mestolo stretto tra le mani mi minacciavi facendomi cambiare idea.
Ti ricordi la vacanza all’isola d’Elba? Quanto abbiamo riso con mamma, tutte le nostre preoccupazioni svanivano, come i compiti che ci aspettavano al nostro ritorno. Quanto ci siamo sentite libere. Per me quella era LA vacanza. Era uno di quei momenti dove il mondo sembrava perfetto, perché eravamo assieme. Quelle spiagge con sabbia fina e fastidiosa, l’acqua così blu e trasparente quasi da non notarla. Ricordi quell’immersione che abbiamo fatto? Eri così felice, tanto che ci eravamo promesse di ritornarci. Ma adesso non sarà più la stessa cosa e conservo quel ricordo come se fosse un tesoro.
Condividevamo tutto, risate, pianti, sogni e paure, bastava uno sguardo per capirci e un abbraccio per sentirmi al sicuro. Tu eri Cip e Io ero Ciop, ovunque combinassi un casino tu eri sempre li a sistemarlo, eri pronta a difendermi anche nei momenti in cui non avevo ragione. Eri la mia complice, la mia metà e condividevamo un cuore in due. nessuno poteva mai separarci, eravamo una cosa unica che tutti invidiavano.
Non riesco ad accettare che non ci sei più, provo rabbia, dolore, tristezza. Non potrò più abbracciarti, raccontarti le mie giornate, litigare e poi fare pace poco dopo. Ma una cosa è certa tu sei e sarai sempre parte di me, non importa dove tu sarai adesso, io ti porterò con me ovunque, sarai il mio coraggio quando avrò paura, la mia forza quando vorrò mollare e la mia luce quando tutto sarà buio.
Prometto di vivere anche per te, di non lasciarti mai andare, continuerò a fare quello che amavamo, continuerò a sognare anche per Te. Farò di tutto per raggiungere gli obiettivi che tu non hai fatto in tempo a realizzare, te lo prometto.
Ti amo con tutta me stessa e mi manchi in un modo che nessuno potrà mai capire. Perché tu eri mia sorella, la mi anima gemella, la mia migliore amica, il mio tutto.
Ti vorrò per sempre bene.
Mi manchi.
Tua sorella Ciop
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