Ater, affitti scontati a 40 euro agli over 75

L’assessore Lanzarin: un grande aiuto agli anziani e ai disabili. I contratti da cancellare sono appena 300 su 40 mila

VENEZIA. Stop alla stangata dei canoni per le 40 mila famiglie che vivono negli alloggi Ater del Veneto. Dopo le proteste, la giunta regionale ha tirato il freno con “gradualità” ed entro il 2020 procederà ai rimborsi appena saranno definiti tutti i conguagli. . Ma ci vorrà un po’ di pazienza, mentre la revisione delle liste degli assegnatari costringerà 300 famiglie a cercarsi un alloggio nel libero mercato, perché prive dei requisiti di reddito. Non sarà quindi un esodo biblico, come paventato, perché gli sfratti sono stati drasticamente ridotti. Il regalo più importante riguarda mille over 75 con la pensione minima: per loro il nuovo canone sarà di 40 euro al mese, mentre per i redditi bassi scatterà la franchigia, con la gradualità dei rincari. «Le modifiche al regolamento intervengono per tutelare i soggetti più poveri e i single. L’obiettivo è ridurre l’incidenza sul calcolo dell’Isee-Erp di patrimoni immobiliari infruttuosi e graduare l’impatto sul canone dell’eventuale miglioramento della situazione economica del nucleo», spiega l’assessore Manuela Lanzarin, che il 20 dicembre ha fatto approvare la delibera a Palazzo Balbi pubblicata sul Bur dopo le modifiche in commissione. Un regalo natalizio che ha l’obiettivo di ristabilire la pace sociale dopo mesi di proteste, con il Sunia in piazza contro Zaia.



«Solo la modifica legislativa a favore degli over 65 e delle famiglie con disabili, approvata con il collegato alla legge di stabilità, mette in sicurezza 24 mila famiglie, vale a dire il 60 per cento degli inquilini Erp», spiega l’assessore per gettare acqua nel fuoco della polemica. Un dietrofront su tutta la linea? No, assicura Manuela Lanzarin: l’impianto della legge non è snaturato, i criteri di temporaneità e di mobilità nel patrimonio di edilizia pubblica per garantire una casa a chi ne ha più bisogno non si toccano. Le modifiche vanno incontro alle esigenze delle famiglie indigenti che potranno conservare l’abitazione a canoni molto bassi.

Sei le modifiche apportate dopo un «articolato percorso di analisi delle criticità emerse» come scrive la Regione.

Anziani garantiti

Qualcuno lo soprannomina il «regalo di Natale», di fatto è il provvedimento che aiuta chi più di tutti ha bisogno di un affitto ridotto, ovvero gli anziani over 75 (o la coppia dove almeno uno sia over 75) con reddito Isee sotto i 6000 euro. Per loro canone bloccato a 40 euro, «purché siano in regola con il pagamento delle spese condominiali e con l’affitto». Si tratta quindi di chi vive con la pensione sociale e non può concedersi lussi.

Franchigia

I nuclei familiari con redditi pari a 15 mila euro (o minore) e patrimonio mobiliare non superiore a 50 mila, per il ricalcolo dell’affitto potranno contare su una franchigia da 20 mila euro.

Patrimoni inutili

Verrà definito un apposito Isee modificato per quanti vantino nel proprio patrimonio dei beni immobili inutilizzabili o «non alienabili» come spiega il regolamento. I casi verranno analizzati uno per uno da un apposito nucleo tecnico che potrà accertare, o meno, la sussistenza di tali beni inutilizzabili che nel caso verranno depennati dai calcoli e patrimoniali. Il primo vertice tecnico è convocato oggi a Vicenza.

Soli in case grandi

Un altro intervento riguarda i single che vivono in case grandi, o per essere precisi superiori del 50% rispetto ai parametri della nuova legge. Fatta salva la possibilità di chiedere e ottenere un appartamento più piccolo con nuovo canone, il regolamento ha evitato loro una stangata. Il nuovo canone verrà ricalcolato in base ai metri quadrati utilizzati .

Rincari graduali

In caso di forti rincari d’affitto, chi abbia reddito Isee inferiore o uguale a 15. 000 euro usufruirà di aumenti graduali: solo il 50% del rincaro nel primo anno con limite massimo 1200 euro; massimo il 100% del canone dovuto il secondo anno (con limite 1200 euro); dal terzo anno affitto pieno.

valutazioni a ribasso

Confermata la scelta di effettuare le valutazione sui valori medi dell’osservatorio immobiliare comunale facendo riferimento ai valori di “scadente e normale” . —

Federico de Wolanski

Albino Salmaso

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