Atlantia volta pagina in Spea Bove amministratore delegato

Dopo l’uscita di Castellucci dalla controllante di Aspi nuovo segnale nel senso del «cambiamento» annunciato da Luciano Benetton

Venezia. Cambio al vertice di Spea, società del gruppo Atlantia, finita nell'inchiesta sui falsi report circa lo stato dei viadotti gestiti da Autostrade, controllata dalla stessa Atlantia. L'avvocato Guglielmo Bove è il nuovo amministratore delegato che, insieme al presidente, il veneziano Paolo Costa, guiderà Spea «in questo periodo di transizione, con l'obiettivo di mantenere alta la funzionalità dell'azienda a tutela della sua credibilità e reputazione». . La società ha anche confermato la sospensione dei dipendenti colpiti dai provvedimenti cautelari emessi negli ultimi giorni dalla Magistratura e trasferirà ad altre mansioni tutti i dipendenti coinvolti nelle indagini. Insomma il «cambiamento» di cui lo stesso Luciano Benetton aveva parlato l’altro ieri a Milano, sembra procedere anche dopo l’uscita di Castellucci.

La bufera scoppiata intorno a Spea, che avrebbe ammorbidito i report sulle reali condizioni di alcuni viadotti gestiti da Aspi, ha portato alla fine alle dimissioni del numero uno di Atlantia, Giovanni Castellucci, già sotto pressione da tempo per il crollo del ponte Morandi di Genova l'anno scorso. E l'ex amministratore delegato lascia però aperti sul tavolo del gruppo Benetton tre importanti dossier: Alitalia, Abertis e Telepass. Atlantia è il quarto socio in pectore del consorzio formato da Fs, Delta e Mef per cercare di salvare e rilanciare Alitalia. Qualche giorno fa il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha autorizzato, su richiesta dei commissari Alitalia, la proroga al 15 ottobre del termine per la presentazione dell'offerta vincolante e definitiva per la ex compagnia di bandiera.

Da qualche mese Castellucci si stava occupando dell'operazione e secondo il suo piano Atlantia dovrebbe prendere una quota del 35% nella newco, come Fs, e con Delta e il Tesoro a completare il quadro con il 15% ciascuno. Castellucci è stato naturalmente anche la figura cardine nelle trattative dell'operazione su Abertis e gestiva personalmente i rapporti col gruppo Acs di Florentino Perez che controlla il 30% di Abertis HoldCo. Aveva indicato proprio Abertis come l'asset da cui ripartire dopo la tragedia del ponte di Genova. Dovrebbe poi andare avanti la vendita fino al 30% di Telepass, che l'ex a.d puntava a chiudere entro fine anno. La società vale circa due miliardi di euro. Al momento la rosa dei pretendenti in gara comprende Warburg Pincus, Partners Group, Apax e un consorzio guidato da Sia Spa. Nel frattempo a Piazza Affari il titolo Atlantia ieri ha recuperato ancora terreno, dopo le perdite dei giorni scorsi, guadagnando l'1,54% a 21,080 euro. —

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