"Banale" verso la chiusura«Troppe proteste dei residenti»

Rischia di morire lo storico locale che ha portato all’ombra del Santo artisti come Maurizio Cattelan ed Enrico Rava. Lo sfogo del gestore, Massimo Bertocco: "Costretto ad andare via dall'Arcella"
L'ingresso del Banale all'Arcella
L'ingresso del Banale all'Arcella
PADOVA. Il Banale abbandona l'Arcella e, quasi certamente, dopo 26 anni di attività non riaprirà più i battenti. La conferma arriva dal gestore, Massimo Bertocco, che nel 1984 lo fondò assieme a Lorenzo Pistore, Lucia Borgato e Franco Bergo. Rischia di morire quello che è stato il vero circolo musicale della città, che ha portato all'ombra del Santo artisti come Maurizio Cattelan ed Enrico Rava.


«Impossibile riaprire all'Arcella - spiega Bertocco - Per tutto l'inverno i condomini che abitano sopra al locale mi hanno reso la vita difficile, con l'invio di vigili e una valanga di esposti».


Bertocco non ha peli sulla lingua a mettere sotto accusa la politica generale che governa il quartiere: «Qui sia i locali che i negozi sono destinati a durare poco perché la viabilità è riservata soltanto al tram e la sicurezza è un optional. Dopo il tramonto tutti temono d'imbattersi in spacciatori e prostitute». Ma è proprio vero che il Banale non ci sarà più? «Al momento ho deciso proprio così - chiude - Da settimane sto bussando invano a tante porte, comprese a quelle del Comune».
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