Migrant child, restauro al via per il murales di Banksy a Venezia

Attesi nei prossimi giorni i ponteggi davanti al Palazzo San Pantalon dopo l’ok della Soprintendenza al progetto di restauro finanziato da Banca Ifis. L’opera è comparsa nel 2019 e da allora è meta dei turisti

Eugenio Pendolini
Il murales Migrant Child di Banksy a Venezia
Il murales Migrant Child di Banksy a Venezia

Il celebre murales Migrant Child dello street artist Banksy verrà coperto martedì 17 giugno dai ponteggi. Dopo anni di attesa, iniziano finalmente i lavori di restauro di Palazzo San Pantalon. Banca Ifis, proprietaria dell’immobile, ha infatti ottenuto il via libera dalla Soprintendenza all’intervento tanto atteso e con l’obiettivo di mettere in sicurezza l’opera realizzata comparsa a Venezia nel 2019.

La fase propedeutica per i lavori, in realtà, è stata avviata ad inizio giugno. I primi effetti concreti, però, saranno visibili da martedì 17 giugno. Il restauro dell’opera sarà curato da Federico Borgogni, restauratore già noto per aver completato con successo la preservazione di altri progetti realizzati da Banksy.

La fase di messa in sicurezza dell’opera d’arte durerà circa un mese, dopodiché prenderanno il via i lavori di riqualificazione di Palazzo San Pantalon. L’edificio sarà oggetto di un intervento di rinnovamento che Banca Ifis, in collaborazione con la soprintendenza, ha affidato a Zaha Hadid Architects col supporto di Th&Ma Architettura e degli ingegneri Davide Sabbadin e Alessandro Gasparini.

Realizzata sulla facciata di Palazzo San Pantalon nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019, The Migrant Child è una delle due sole opere rivendicate da Banksy e presenti su suolo italiano. Il disegno rappresenta la denuncia del misterioso street artist britannico verso il tema delle migrazioni: Banksy ha raffigurato un bambino naufrago coi piedi immersi nell’acqua della laguna intento a chiamare aiuto attraverso una torcia di posizione che emana un segnale color fucsia. Già documentato nel 1500 da Jacopo De Barbari, Palazzo San Pantalon versa ad oggi in stato di abbandono.

Nel 2024, accogliendo l’appello del ministero dei Beni Culturali, l’immobile è stato acquistato da Banca Ifis nell’ambito del progetto “Ifis art” che si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico e culturale italiano. Nel disegno di Banca Ifis, una volta terminati i lavori di restauro il Palazzo ospiterà mostre dedicate soprattutto ai giovani artisti, italiani e internazionali, da realizzare in sinergia con la Biennale di Venezia.

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