Bernabè e Baratta al top nella classifica stipendi

VENEZIA. È una fotografia a macchia di leopardo - con punte significative e altre molto più basse - quella che scaturisce dei dati sulle dichiarazioni dei redditi 2016 presentate da amministratori di enti pubblici o di società statali al dipartimento per il Coordinamento amministrativo del Consiglio dei Ministri. I dati sono stati resi noti anche quest’anno.
Il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta dichiara ad esempio un reddito complessivo di circa 195 mila euro, mentre il suo direttore generale Andrea Del Mercato si ferma intorno ai 160 mila euro annui.
Molto più alto il reddito del trentino Franco Bernabè, già presidente della Biennale e ora della Fondazione La Quadriennale di Roma - oltre che della Commissione governativa Unesco che si occupa anche del sito di Venezia - che sfiora i 390 mila euro all’anno.
Il trevigiano Antonio Cancian, presidente e amministratore delegato della Ram, Rete Autostrade Mediterranee oltre che parlamentare europeo nelle file del centrodestra, dichiara circa 172 mila euro annui.
Si ferma più in basso, a quota 111 mila, Tiziano Bembo, ex presidente della Cav. Si scende ancora, a quota 105 mila, per trovare Marco Cingano, ingegnere alla Mantovani Spa. E si scende ulteriormente, addirittura a quota 26 mila, per trovare - sempre in ambito autostradale - Luisa Serato, presidente delle Concessioni Autostradali Venete, nonostante tre fabbricati e quattro terreni agricoli di proprietà.
Dichiara circa 75 mila euro Antonio Andrich, direttore dell’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e oltre 368 mila euro annui invece Giorgio Grosso, già presidente di Veneto Sviluppo spa.
Per restare invece in ambito veneziano, ammonta a oltre 373 mila euro annui la dichiarazione dei redditi di Antonio Lui, presidente della Stazione Sperimentale del Vetro di Murano, a dispetto della crisi vetraria dell’isola e si ferma invece a 103 mila circa Maurizio Milan, presidente dell’Aeroporto Nicelli del Lido.
In ambito teatrale il presidente del circuito teatrale regionale Arteven, Franco Comacchio, dichiara circa 37 mila euro annui, mentre il suo direttore Pierluca Donin, tocca i 114 mila. Il presidente del Conservatorio di musica Benedetto Marcello di Venezia Giovanni Giol, si ferma a circa 70 mila euro annui.
Il presidente del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, a Padova, Francesca Gambarotto, risulta avere un reddito di poco inferiore ai 70 mila euro, mentre l’amministratore delegato Emiliano Fabris raggiunge i 176 mila. Il direttore generale dell’Interporto padovano Roberto Tosetto arriva a 142 mila euro all’anno, mentre quello del Consorzio industriale Zip e Porto Fluviale Pietro Francescon tocca i 100 mila euro annui. Molto più su il direttore generale della Fiera di Vicenza Corrado Facco, che supera i 218 mila euro di reddito annuo. Il presidente della Treviso Mercati spa Liana D’Alessandro guadagna 85 mila euro all’anno, mentre il segretario della Camera di Commercio trevigiana Marco D’Eredità si ferma poco più sotto, a quota 80 mila. Il suo collega di Verona Cesare Vereni supera i 133 mila euro annui. Raggiunge i 172 mila euro il presidente del College Valmarana Morosini, Gaetano Marangoni, mentre tra i redditi più bassi denunciati in assoluto si registra quello del presidente del Mercato Ortofrutticolo di Villafranca, che vive con poco più di 5 mila euro all’anno. Lo supera di poco quello del Consorzio di Bussolengo Rolando Andreoli, che arriva a 6 mila. Tra i redditi più alti in assoluto invece quello di Luigi De Anna, commercialista liquidatore della Aeroporti Vicentini spa, che sfiora i 480 mila euro. Cospicuo infine il reddito annuo del segretario generale della Camera di Commercio di Vicenza Elisabetta Boscolo, che arriva a 139 mila euro annui.(e.t.)
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