Bimba di tre anni muore per influenza A

Aveva seri problemi cardiaci ed è rimasta contagiata durante un ricovero per l'asportazione delle tonsille. Sabato sera c’è stato il tracollo (LEGGI). Ieri a Brusadure di Bovolenta il parroco l’ha ricordata in chiesa, i funerali domani alle 11
Alessia Voltan
Alessia Voltan
«Non eravamo preparati, non possiamo accettare che la nostra Alessia se ne sia andata così. Aveva affrontato momenti difficili, però li aveva sempre superati ed era sempre tornata fra noi. Stavolta invece non abbiamo potuto fare nulla, solo starle vicino».


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Non sa darci pace nonna Luciana per la morte della nipotina di appena tre anni e mezzo. La piccola, affetta da una cardiopatia congenita, quindici giorni fa era stata sottoposta a un intervento chirurgico alla gola per l’asportazione delle tonsille, ma da allora non è più tornata nella sua casa a Brusadure di Bovolenta, in via Sant’Antonio Abate. «Le è salita la febbre - continua a raccontare la nonna - poi la situazione è precipitata fino all’altra sera. Non eravamo pronti a una simile eventualità, non ci aspettavamo questa ulteriore complicazione. I medici hanno fatto l’impossibile, ci sono sempre stati vicini. Almeno ci consola sapere che, grazie a lei, altri bambini potranno vivere».


La piccola Alessia non ha retto l’attacco dell’influenza A e se n’è andata in punta di piedi, lasciando nella disperazione i genitori Gianluca Voltan, 41 anni, operaio specializzato in condizionatori in un’azienda della Riviera del Brenta, e la mamma Paola, 40 anni, impiegata. Che hanno dovuto trovare la forza e le parole per spiegare alla sorella maggiore Sofia, 9 anni, che Alessia era volata in cielo e che da lassù continuerà a guardare alla sua famiglia. La bimba era stata sottoposta in passato ad alcuni interventi chirurgici. «Alessia per noi era una bambina come le altre - prosegue la nonna - con tanta voglia di vivere. Era vivace, le piaceva giocare con la sorella e gli altri bambini, amava stare in compagnia. Sapevamo che in futuro avrebbe dovuto affrontare altri interventi, ma non ci siamo mai dati per vinti».


Frequentava la materna alla «Nostra Famiglia» a Padova, dove era seguita da personale specializzato, ma i genitori la accompagnavano spesso anche alle attività in parrocchia. Brusadure è una comunità di circa 800 abitanti, dove più o meno tutti si conoscono, e dove i genitori della piccola Alessia vivono ormai da parecchi anni, dopo essersi trasferiti da Casalserugo. La bimba frequentava anche i suoi coetanei, con i quali aveva diviso l’esperienza del Grest in parrocchia l’estate scorsa. I vicini di casa sapevano che Alessia non stava bene e ogni tanto gettavano uno sguardo preoccupato alla villetta della famiglia Voltan, augurandosi di vedere la piccola varcare nuovamente la soglia di casa. Ma già sabato sera è arrivata la notizia che ha spento ogni speranza. Ieri è stata una triste domenica, segnata dal lutto: il parroco don Luigi ha ricordato Alessia in tutte le messe, invitando la comunità a stringersi intorno alla famiglia e a pregare per i genitori e la sorellina.


Già fissati i funerali, che si svolgeranno domani mattina nella chiesa parrocchiale della frazione, alle 11. Stasera, intanto, alle 20 il parroco ha programmato la recita del rosario in chiesa, aperta a tutti coloro che vogliono pregare per la bimba. Ieri pomeriggio l’impresa Sartori di Piove di Sacco ha provveduto ad affiggere le epigrafi, non solo a Brusadure e a Bovolenta, ma anche a Padova, su espressa richiesta della famiglia. Nessuno si è stupito alla notizia del consenso alla donazione degli organi: «E’ una bella famiglia - raccontano i vicini - che nonostante le difficoltà ha saputo dare tanto amore alla bambina».

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