Bimba soffocata dal nocciolo di ciliegia, un tragico incidente domestico

Niente autopsia sul corpo della piccola Viviana Maria Barel di Revine morta dopo aver ingoiato il nocciolo davanti agli occhi di mamma e papà e nonostante l’intervento della vicina infermiera

Diego Bortolotto
La piccola Viviana Maria Barel
La piccola Viviana Maria Barel

Soffocata da un nocciolo di ciliegia. L'esame medico sul corpicino di Viviana Maria Barel ha confermato la causa del decesso. L’esito inequivocabile dell’ispezione esclude la necessità di effettuare l'autopsia o comunque di svolgere ulteriori approfondimenti. La bimba di due anni morta sabato sera sotto gli occhi dei genitori nella casa a Revine è vittima di un tragico incidente domestico.

Una fatalità dall’esito tragico che colpisce l’intera comunità revinese ora stretta attorno alla famiglia Barel. Mamma Alessandra e papà Renato sono distrutti dal dolore.

«Ci stringiamo alla famiglia della piccola Viviana, in un momento così difficile – è uno dei tanti messaggi di cordoglio rivolti a loro, parole delicate, con cui si tenta di alleviare un peso insopportabile– Non è colpa né vostra, né di nessuno».

Sabato 14 giugno sera Viviana Maria ha messo in bocca il piccolo frutto mossa dalla curiosità, la stessa che muove i bambini della sua età e che rende così difficile evitare certe fatalità a cui basta una frazione di secondo per sfuggire dal controllo anche del più apprensivo dei genitori.

Bimba di due anni muore soffocata mangiando una ciliegia
Le scarpine della piccola Viviana Maria Barel (foto Macca Cavicchi)

Le stime nazionali parlano di almeno un migliaio di ospedalizzazioni all’anno di bambini per il soffocamento. Il 27% delle morti accidentali di bimbi sotto i 4 anni in Italia è provocato dall'ostruzione delle vie aree e nella maggior parte dei casi quando è presente un adulto, gli episodi con esito nefasto sono alcune decine ogni anno.

Il precedente piemontese

Un precedente analogo, a causa di un nocciolo di ciliegia, si è verificato nel Cuneese una decina d'anni fa. Martina Monasterolo, una bambina di 6 anni, era in casa con i genitori quando ingoiò accidentalmente un nocciolo.

Nonostante le vie aree liberate con apposite manovre la piccola fu ricoverata in coma all'ospedale Regina Elisabetta di Torino dove morì dopo un giorno d'agonia, per le conseguenze riportate dal soffocamento.

Cosa è successo

Una tragedia come quella avvenuta sabato sera nell'abitazione della famiglia Barel, in via San Marco a Revine. Viviana aveva appena finito di mangiare, con mamma Alessandra e papà Renato e le due sorelle maggiori. Dopo aver ingoiato la ciliegia è diventata cianotica. La chiamata al 118, l'intervento di una vicina di casa che è infermiera al pronto soccorso di Vittorio Veneto che ha praticato la manovra di Heimlich e una prima rianimazione.

Sono stati momenti di terrore, ma purtroppo nemmeno il personale del Suem è riuscito a far riprendere il battito al cuoricino della bimba.

Viviana Maria era nata nel febbraio 2023, era la terzogenita della coppia, unita da tredici anni di matrimonio. La bimba era stata battezzata appena un anno fa, il 23 giugno, una doppia festa anche per l'anniversario dei genitori.

Coccolata da tutti in famiglia, la piccola avrebbe dovuto iniziare a frequentare la scuola dell'infanzia. Rimangono i ricordi dei momenti felici trascorsi insieme, di una bimba allegra e che rallegrava chi le stava accanto.

La comunità revinese attende la data del funerale per poter dare l'ultimo saluto alla bambina. Il cordoglio dell'intero paese era stato portato domenica ai genitori dal sindaco Massimo Magagnin e dalla vice Elisa Carpenè.—

 

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