Bitonci: chieda perdono per i suicidi Causin: indecente
PADOVA. Polemico saluto di Massimo Bitonci a Mario Monti. «Dopo aver omaggiato gli amici banchieri e addentellati vari al Papa Luciani», punge il parlamentare leghista padovano «Monti vada a farsi un giro per le piazze del centro, senta cosa pensano del suo operato i commercianti. Poi magari prosegua a piedi fino all’Arcella, si confronti con i residenti che hanno pagato l’Imu, perso il lavoro e vivono in un suk». «Successivamente», prosegue il leghista «magari senza affaticarsi, chieda al suo autista di portarlo a visitare le zone artigianali di Padova, Vigonza, Piove di Sacco e tutto il Veneto: conti i cartelli con scritto vendesi o affittasi». gli l’invito «A contare i capannoni abbandonati, i camion fermi, le strade vuote». Conclusione «Magari, chieda scusa per i disoccupati, gli operai, i commercianti, gli artigiani e gli imprenditori che grazie alle politiche scellerate del suo Governo si sono suicidati. Dopo di che, visto che gli piace questa espressione, salga in macchina e torni a casa».
Secca la replica del coordinatore a candidato montiano Andrea Causin: «Chi ha le mani sporche di sangue e il coltello ancora in pugno non può accusare un altro, che è accorso a prestare aiuto, di essere l’assassino», la sua premessa. A seguire: «È indecente che la Lega, crollata nei sondaggi per gli scandali del malaffare che hanno travolto la sua classe dirigente e per il malgoverno di cui ha dato prova a livello sia nazionale che regionale, usi la tragedia degli imprenditori suicidi per fare propaganda elettorale».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova