Bpg, maxi-multa da 710 mila euro

Raffica di sanzioni da Bankitalia: con Molon colpiti anche Bonaiti e Peghin
 PADOVA.
La scure della Banca d'Italia si abbatte sugli ex vertici della Banca Popolare di Garanzia (Bpg). A fronte della pratica sanzionatoria aperta a luglio scorso, via Nazionale ha disposto sanzioni amministrative per complessivi 710 mila euro nei confronti degli ex membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di Bpg nonché del revisore contabile. Nel mirino della Vigilanza, per irregolarità che vanno dalle carenze nella gestione del credito a omesse o tardive comunicazioni, finiscono, oltre all'ex amministratore delegato Giampaolo Molon, molti nomi di primo piano dell'imprenditoria padovana - come Luca Bonaiti e Francesco Peghin - e un volto noto nel mondo del credito nazionale come Ernesto Paolillo, oggi amministratore delegato e direttore generale dell'Inter.
 Le multe.
Tre le irregolarità contestate a Molon, uomo chiave nelle vicende che hanno portato l'istituto alla liquidazione coatta: carenze nell'organizzazione, nei controlli interni e nella gestione del credito; patrimonio di vigilanza inferiore al minimo richiesto; omesse o tardive comunicazioni alla Vigilanza. Banca d'Italia ha previsto per l'ex a.d. di Bpg - in carica fino all'8 febbraio 2009 - la multa più salata: 90 mila euro. A fronte delle stesse irregolarità, le sanzioni per Paolillo e Arturo Romanin Jacur - erede di una grande dinastia, membro del consiglio generale delle Assicurazioni Generali - sono di 60 mila euro ciascuno. Paolillo, come detto, prima di approdare all'Inter di Massimo Moratti ha ricoperto incarichi di primo piano nel mondo del credito, dalla direzione finanziaria del Banco Lariano (Gruppo San Paolo di Torino, dal 1979 al 1993), al ruolo di direttore centrale di Interbanca (1993-1994) e di direttore generale della Banca Popolare di Milano (1994-2004). Per tutti gli altri ex componenti del Cda dell'istituto, pur a fronte delle medesime contestazioni, la multa scende a 45 mila euro ciascuno. I sanzionati sono Francesco Bellotti, Francesco Amendola, l'ex consigliere regionale Regina Bertipaglia, due ex presidenti di Confindustria Padova come Bonaiti e Peghin, Alberto Bonaldo, Annalisa Isoli e Roberto Pavin. Carenze nei controlli e omesse o tardive comunicazioni alla Vigilanza "costano", invece, 30 mila euro a Ezio Simonelli, componente del collegio sindacale fino a settembre 2008. Per Tiziana Scanferla e Francesco Secchieri, sempre del collegio sindacale, la multa sale a 45 mila euro ciascuno. La sanzione minore è quella disposta a carico di Nicola Piovan, revisore contabile di Bpg, sempre per omesse o tardive comunicazioni.
 La vicenda.
La banca, nata dalla trasformazione in cooperativa bancaria di Interconfidi Nordest (il consorzio fidi della Confindustria di Padova), a fronte di un buco da quasi 20 milioni, nel maggio 2009 è stata posta in amministrazione straordinaria con la nomina da parte di Banca d'Italia del commissario straordinario. Il commissario ha predisposto poi un progetto di salvataggio che, però, non ha trovato sufficiente sostegno da parte delle banche creditrici mettendo così la parola fine alla banca. Nasce qui la liquidazione coatta dell'istituto, capace di raccogliere 3 mila soci tra gli industriali di Padova. Sulla vicenda è stato aperto anche un fronte giudiziario.

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