Calò: «I have a dream, no al razzismo La deriva fascista un vero pericolo»

elezionI eUropee: il professore di treviso candidato con il pd 

treviso. Antonio Silvio Calò vive in canonica, la sua casa l’ha “prestata” ai sei giovani immigrati che ha accolto. Il docente di storia e filosofia al Canova di Treviso è un eroe civile che il presidente Mattarella ha insignito con il titolo di Ufficiale della Repubblica e l’Ue ha premiato come “Cittadino europeo”. Da 40 giorni è in campagna elettorale come candidato Pd, con un gruppo di giovani e Oliviero Toscani che gli danno una mano.

Professore, perché lei ha invitato Matteo Salvini a cena a casa sua? Lo vuole redimere?

«Io non uso la categoria amico-nemico alla Carl Schmitt, sono un educatore e quando ho visto Salvini con il rosario in mano che baciava il crocefisso in piazza Duomo a Milano, mi sono detto: non si può prendere in giro la religione raccontando bugie. Nel Vangelo c’è scritto: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, ero nudo e mi avete vestito”. E poi quei fischi a papa Francesco dicono che la Lega è contro il Pontefice e i poveri del mondo».

Salvini vuole multare le navi che salvano i migranti e chiudere i porti italiani.

«A Salvini voglio dire che l’umanità non può mai essere calpestata. Ce la stiamo prendendo con dei poveri disperati. Se i neri africani fossero arrivati con le mazzette di soldi come i cinesi, li avremmo accolti tutti? L’Onu ha detto che il minor flusso migratorio è quello verso l’Europa, l’80% degli africani non sa leggere e scrivere, quei paesi sono ex colonie dell’Occidente. Cercano solo una terra per sognare una vita dignitosa. Nessuno di noi decide dove nascere».

Il pericolo più grave che lei scorge?

«Il ritorno del fascismo. Con la nascita della repubblica nel 1946 destra e sinistra sono antifasciste nel rispetto della Costituzione. E non è consentito a nessuno sospendere una professoressa perché fa lezione di antifascismo, la libertà di insegnamento è sacra. Il docente deve condurre la discussione ma la libertà di pensiero degli studenti non può essere censurata, nemmeno sui video. La loro idea va rispettata. Sempre».

Lei vede rigurgiti fascisti, non sta esagerando?

«No, affatto. I segnali preoccupano. Le ronde di Forza Nuova e Casa Pound mi ricordano altre ronde, basta leggere i libri di storia. E poi c’è chi vuole la giustizia sommaria, la morte della democrazia. E qualche ministro vuole prendere le impronte digitali ai presidi e agli insegnanti con la scusa dell’assenteismo, che esiste da 60 anni. Ma sono matti?»

Lei combatte Salvini e di Luca Zaia cosa pensa?

«Zaia rappresenta un’altra Lega con cui si può dialogare anche se io non condivido quelle idee, lui non insulta e non offende nessuno, mentre la deriva a destra di Salvini è molto pericolosa. Io e la mia famiglia siamo stati presi di mira da Forza Nuova al liceo Canova e Visentin, uno dei consiglieri della Lega, approva».

La sua campagna elettorale com’è?

«Cinque-sei incontri al giorno. Ho fatto un fido in banca per pagarmi le spese, sono un insegnante. Ringrazio Oliviero Toscani e i ragazzi che mi aiutano, venerdì sarò al Brennero per ribadire che l’Europa non deve avere confini».

Le proposte del suo programma?

«Sto parlando ai giovani, dimenticati dalla campagna elettorale. Il futuro è nelle loro mani e spero che siano i protagonisti della battaglia ambientalista per difendere il pianeta dall’inquinamento, bisogna cambiare modello di sviluppo. La politica ha bisogno di testimoni veri pronti a servire la società, basta con chi dà la caccia alle poltrone e al potere. C’era uno che diceva in America: I have a dream. La penso ancora così. Noi vinceremo». —

Albino Salmaso

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