Carriera e stipendi alti? Li garantisce Ca’Foscari

VENEZIA. Ca’Foscari nella top five delle Università per progressione di carriera e di stipendio: chi si laurea a Venezia guadagnerà di più e avrà maggiori opportunità di crescita professionale rispetto ai giovani usciti da altri atenei.
È quello che emerge dal report “Quanto vale il titolo di studio universitario nel mercato del lavoro italiano” curato dallo University Report 2017 dell’Osservatorio JobPricing, insieme alla società Spring Professional. Lo studio analizza le università italiane sotto il profilo del “valore economico” e traccia la mappa di quelle che offrono migliori prospettive in termini di reddito e di affermazione occupazionale. Ebbene, se le maggiori opportunità di ricchezza le garantisce la Luiss di Roma seguita dalla Bocconi e dalla Cattolica di Milano, al quinto posto (su quaranta atenei) si posiziona il Veneto con Ca’Foscari. Più sotto, quattordicesima, c’è Padova (qui lo stipendio cresce meno nel corso degli anni, ma quello finale, 52.703) risulta il più alto in Veneto; Verona si piazza diciottesima. Questi i numeri del primato veneto: nella fascia tra i 35 e i 44 anni i laureati cafoscarini guadagnano mediamente 39.889 euro, cifra che sale a 51.164 euro nella fascia tra i 45 e i 54 anni. L’incremento di retribuzione, rispetto alla fascia post lauream tra i 25 e i 34 anni, è del 78%: la quinta più alta in Italia.
Quanto rende il titolo di studio. La premessa è che avere una laurea in tasca garantisce compensi maggiori: il titolo di “dottore” assicura una retribuzione media di 42.402 euro contro i 29.072 di chi è senza. Si guadagna di più studiando in un ateneo privato (46.019 euro contro 38.874) e al Nord. Non tutte le lauree, però, aprono le porte agli alti stipendi: chi ha la triennale, infatti, porta a casa 29.090 euro contro i 29.949 euro incassati dai diplomati. Ben diversa la situazione in caso di laurea magistrale o del vecchio ordinamento: la retribuzione media sale a 41.595 euro, 12.600 in più rispetto alla triennale. Uno scatto di stipendio lo assicurano il master di II livello e con il dottorato di ricerca: gli stipendi “volano” sopra quota 47 mila euro.
Dove si fa carriera. La percentuale di dirigenti e quadri è considerevolmente più alta tra i laureati con almeno 5 anni di carriera universitaria (sopra il 25%). L’Università che sforna più dirigenti è la Bocconi con una percentuale del 23%; Venezia è al quinto posto (ma al primo come ateneo pubblico) con il 14% (22% di quadri e 64% di impiegati) sopra La Sapienza di Roma. Padova segue con l’11% di dirigenti, il 23% di quadri e il 66% di impiegati, mentre chi studia a Verona è destinato per il 75% a una carriera impiegatizia (la percentuale più alta, 80%, è alla Bicocca di Milano).
Dove si guadagna di più. È la Luiss l’università che assicura il maggiore aumento di stipendio, addirittura, del 99%, nel corso della vita professionale (dai 31.540 euro di retribuzione per chi ha una fascia d’età tra i 25 e 34 anni ai 62.608 tra i 45 e i 54 anni). Tra le venete Ca’Foscari è nella top five degli incrementi di stipendio. Chi si laurea a Padova porta a casa 30.805 euro, retribuzione destinata a crescere negli anni del 71% fino a 52.703 euro; a Verona l’aumento è del 69%, con stipendio iniziale di 29.647 euro.
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