Casellati a Venezia: "Mi auguro che l'autonomia del Veneto sia una priorità del governo che verrà"

Quanto alla formazione dell'Esecutivo, la presidente del Senato ha ammesso che "la strada è un po' lunga"
Il trasferimento in gondola della presidente del Senato (foto Interpress-Tagliapietra)
Il trasferimento in gondola della presidente del Senato (foto Interpress-Tagliapietra)

Presidenza del Senato, chi è Elisabetta Casellati

VENEZIA. La presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, ha iniziato la prima visita istituzionale in Veneto raggiungendo palazzo Balbi, sede della Regione, dove ha incontrato il governatore Luca Zaia è la giunta regionale veneta.  "Mi sembra che la strada sia un po' lunga, ma non spetta a me il compito di individuare le soluzioni" ha detto la presidente del Senato rispondendo ai giornalisti sulle consultazioni di Governo, al termine del suo incontro istituzionale con Zaia.

"Sono stata alle consultazioni", ha proseguito Casellati, "ma sarà il capo dello Stato a capire dopo il nuovo giro se ci possono essere punti di convergenza tra i programmi, se si può trovare un accordo e con  chi, e se si riuscirà a comporre la frattura che si è creata dal voto tra Nord e sud. Io non sono il soggetto che può trovare soluzioni", ha concluso."In un clima come quello attuale, dove si cerca una sorta di pacificazione, porre dei veti è comunque un errore: occorre fare tutti gli sforzi possibili per vedere cosa si riesca a fare e trovare punti programmatici comuni. La composizione di questo difficile puzzle resta comunque compito del Capo dello Stato".

Con il governatore Luca Zaia
Con il governatore Luca Zaia

"Nel primo discorso di insediamento al Senato e in diverse interviste ho posto all'attenzione pubblica la questione dell'autonomia", ha poi ricordato Casellati. "Ci sono molti altre questioni importanti per il Veneto: Venezia, la sua tradizione culturale che non può essere ignorata ed è da sempre punto di riferimento nel mondo. Quindi quando si parla di Veneto non si parla solo di autonomia, ma mi auguro che il governo che verrà ponga il tema come una priorità dell'agenda politica perche c'è la necessità reale di un completamento di questo riassetto".

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"Io sarò sempre presente e sempre con voi" ha sottolineato la presidente del Senato, "il mio ringraziamento va a Zaia, con cui sono certa ci sarà una collaborazione istituzionale nel segno dell'efficacia. Non posso non ricordare che in questo territorio si intreccia anche la mia vita personale e familiare. Essere qui è un orgoglio e una responsabilità perchè il Veneto è una terra generosa ed è fuori da ogni dubbio che non possa oggi non rivestire un ruolo primario dovuto anche allo sviluppo economico e sociale senza precedenti che l'ha investito negli ultimi 20-30 anni".

Casellati con il sindaco Brugnaro
Casellati con il sindaco Brugnaro

"Non nego che ricevo la presidente con una certa emozione, perché mai avrei pensato, da governatore del Veneto, ci sarebbe stata la possibilità di ricevere un presidente del Senato donna veneta". Così Zaia ha commentato da parte sua l'incontro a palazzo Balbi. "E' una persona che conosco e stimo e che ha un'attività professionale e politica specchiata: questa è la volta buona per il Veneto", ha continuato Zaia. "Noi ci siamo e siamo onorati della carica che le è stata riconosciuta: dal Veneto, guardiamo a lei con attenzione e ammirazione e molta speranza".

Riguardo alle istanze che la Regione intende avanzare al Parlamento, il presidente del Veneto ha affermato: "Ce ne sarebbero un sacco, la lista della spesa è lunghissima, ma non mi sembra che sia questo il caso di parlarne. Dico solo che questo è il Veneto dell'autonomia e che se si è inaugurata la stagione delle riforme a livello nazionale si deve ai veneti.  Quella dell'autonomia è sicuramente un'istanza che presenteremo al Parlamento e al nuovo Governo, sicuri che, pur nel rispetto dei ruoli istituzionali, troveremo sostegno, sempre in linea con la Costituzione e con l'invito di Einaudi a dare ad ognuno l'autonomia che gli spetta. La partita dell'autonomia, per noi, è cruciale, perché è da qui che inizia il nostro nuovo rinascimento, per prendere il volo".

Tra i temi discussi con Zaia, Casellati ha citato in particolare ildeclassamento del Teatro Stabile del Veneto: "Questo territorio", ha osservato, "ha una tradizione che non  può essere ignorata, per cui la cultura non può essere declassata". Zaia ha confermato: ""Premetto ricordando che il  figlio della presidente è direttore d'orchestra, ma penso che di sicuro si siano sbagliati, nel declassare il Teatro Stabile. E' questa l'unica istanza che intendo presentare oggi: salvare il Teatro Stabile, perché i Veneti non meritano il declassamento di un ente che ha un buon cartellone e sicuramente non è di serie B".

Zaia si è brevemente soffermato anche sul tema delle Olimpiadi: "E' vero che si fanno anche a livello del mare, ma soprattutto dove c'è neve. E noi abbiamo il comprensorio più grande del mondo, con oltre 1.400 km di piste. Abbiamo raggiunto l'accordo con Trento e Bolzano e ci giocheremo la partita nel rispetto delle scelte del Coni".

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Il presidente del Veneto, parlando di un "RInascimento veneto", ha quindi concluso: "Potrei parlare ancora di Pedemontana, Pfas, Marghera; Quando mi si chiede la differenza tra essere ministro e presidente di una Regione, dico che il ministro è come un primario superspecializzato di un reparto, mentre il presidente della Regione è un primario di Pronto Soccorso, dove arriva di tutto. Ci rincuora che, a Roma, ci sia una persona come Elisabetta Casellati con grande voglia di fare. Quel che mi rincuora di più è il pragmatismo, la voglia di risolvere problemi rispettando la dignità delle persone, la possibilità di portare avanti le nostre sfide. Le dico quindi grazie a nome dei cinque milioni di veneti".

Dopo l'incontro a palazzo Balbi, Casellati si è spostata a Ca' Farsetti, sede del Comune di Venezia, attraversando il Canal Grande in gondola. "E' un orgoglio per la città avere  una senatrice eletta nell'uninominale a Venezia che presiede il Senato, prima donna a rivestire la seconda carica dello Stato".  Così, dopo l'esecuzione dell'inno italiano da parte del coro femminile del Teatro La Fenice, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha aperto l'incontro con la presidente del Senato, che ha scelto la città che l'ha eletta per il Parlamento come sede della prima visita ufficiale nella nuova veste.

"La ringraziamo", ha proseguito Brugnaro, "perché con questa visita ha confermato di non aver perso la sua umiltà. E, nell' occasione, garantiamo il totale supporto della nostra città a una grande donna. Con affetto, diciamo a Elisabetta che questa città le vorrà sempre bene e che sarà sempre ben accetta in quella che, adesso, è a tutti gli effetti la sua città".  Per ricambiare l'accoglienza, Casellati si è prodotta in un piccolo fuori programma: ha deciso di "rompere" il mazzo di rose che le era stato regalato dal sindaco per regalare una rosa alle donne presenti nella sala del municipio. Nel suo discorso di saluto a dipendenti e politici veneziani, Casellati ha ricordato in particolare Letizia Cornaro Piscopia, prima donna laureata al mondo, e Tina Anselmi, primo ministro della Repubblica Italiana.


 

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