Cestrone: «Moretti va licenziato»

Via alla procedura contro il medico, deciderà il Comitato dei garanti
Centoventi giorni dopo l’apertura del provvedimento disciplinare nei suoi confronti, la direzione dell'azienda ospedaliera ha stabilito che è venuta meno la fiducia nei confronti del «frontman» della Pediatria, il dottor Carlo Moretti. Per questo motivo vuole licenziarlo.


Giovedì scorso è partita da via Giustiniani la richiesta alla Regione di istituire il Comitato dei Garanti. Ieri la comunicazione ufficiale a Moretti. Il modo in cui il pediatra ha gestito la chiusura del centro Giochi e Benessere del dipartimento di Pediatria, avvenuta nel marzo scorso, ha dato il via alla contestazione. Carlo Moretti è il «padre» della pet therapy in corsia, delle lezioni con i maestri pasticceri, di Cioccolando, la manifestazione che sparge a piene mani in città quintali di cioccolato. Però quella sua reazione tanto istintiva quanto plateale che ha raggiunto l’apice quando ha diffuso una mail-denuncia inviata a trecento volontari - e che ha fatto il giro della città - non è stata per nulla «apprezzata» dai vertici dell’azienda. Da parte di Moretti prima c’è stata la velata protesta con tanto di invito ai genitori dei piccoli pazienti ricoverati di protestare in direzione generale, poi l’e-mail: «Carissimi - lamentava Moretti- vi scrivo per comunicarvi che da oggi (16 marzo 2009) dopo 15 anni di ininterrotta attività, a causa del mancato rinnovo del contratto di lavoro delle educatrici, che la Direzione Generale ha trasferito ad altra mansione, verranno sospese a tempo indeterminato le attività del Servizio Gioco e Benessere della Pediatria di Padova. E’ un evento molto grave, che ricadrà sui nostri piccoli pazienti rendendo vano il nostro lavoro e quello di tutti voi che in questi anni, con grande generosità, ci avete aiutato a far tornare, ai bambini ricoverati, la voglia di essere felici e di sconfiggere la loro malattia». Poi sul centro giochi è calato il silenzio. Adriano Cestrone aveva dichiarato che le educatrici con contratto scaduto non avevano i titoli per essere confermate nel loro ruolo (erano inquadrate come amministrative), ma che la direzione, in accordo con il direttore del dipartimento di Pediatria Giorgio Perilongo, si stava attivando per ridare il centro ai bimbi. Con tanto di bando di concorso per educatrici professioniste, per il quale però era necessario qualche mese di attesa. All’indomani della bagarre in Pediatria la direzione aveva convocato Moretti: in quell’occasione gli fu comunicata la contestazione disciplinare. E quattro mesi dopo, come prevede il regolamento, sono state tirate le somme.


Nulla trapela dall’ufficio di Adriano Cestrone, che ieri ha informato il medico simbolo della Pediatria della decisione presa. Entro pochi giorni verrà istituito il Comitato dei Garanti che deciderà della sua sorte professionale. La direzione ha richiesto il «massimo della pena»: il licenziamento in tronco. Nel limbo, in attesa del verdetto dell’organo disciplinare dell’azienda ospedaliera, Carlo Moretti continuerà a svolgere la sua attività all’interno dei Pediatria: oltre ad essere un vulcano di idee ed iniziative per colorare la giornata dei piccoli ricoverati, l’anima di manifestazioni per raccogliere fondi a favore della struttura, è pediatra intensivista, neonatologo, neuropsichiatra infantile. Lavora in team con il Pronto soccorso pediatrico e la Pediatria d’urgenza, oltre che la terapia intensiva pediatrica. Il provvedimento disciplinare era nell’aria da tempo, ma la notizia ha avuto in Azienda l’effetto di un fulmine a cielo sereno.

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