Coin, controllo passa a Bc La famiglia esce di scena Beraldo resta alla guida

NUOVA SVOLTA Il negozio Coin in piazza 5 Giornate a Milano. A sinistra Stefano Beraldo
VENEZIA.
Il braccio di ferro tra Bc Partners e Pai è finto: Gruppo Coin passa al fondo paneuropeo guidato in Italia da Antonio Belloni. La famiglia fondatrice, per ora, esce dall'azionariato, mentre l'a.d. Stefano Beraldo e la sua squadra continueranno a guidare il gruppo e ad esserne soci. La valorizzazione dell'azienda è stata pari a 6,5 euro per azione (contro i circa 7 euro medi delle ultime quotazioni). Vale a dire 930 milioni per la quota di capitale a cui si sommano 362 milioni di debito. A conti fatti, il valore attribuito è risultato di circa 1,3 miliardi.
Anche se fonti vicine all'operazione dicono che, considerando l'indebitamento medio, il valore sarebbe vicino a 6,5 volte il margine operativo lordo (Ebitda). Non molto distante dagli 1,5-1,6 miliardi a cui Pai aspirava. I francesi escono da Coin a valori triplicati, rispetto il 2005, considerando che il prezzo di carico a cui avevano acquistato le azioni era di 2,15 euro. La Borsa, che invece aveva creduto fino alla fine a una valutazione più spinta (attorno ai 7,5 euro almeno), ha reagito malissimo facendo scivolare il titolo di oltre il 9%. E mettendo i corsi sotto i valori a cui poi Bc Partners lancerà l'Opa totalitaria (6,5 euro). Il titolo ieri scambiava a 6,44 euro. In dettaglio, Financière Tintoretto si impegna a vendere a Icon, società di nuova costituzione controllata da Bc Partners, l'intera partecipazione detenuta in Giorgione Investimenti, che controlla il 69,3% di Gruppo Coin. L'operazione valorizza la partecipazione in Gruppo Coin che assomma le quote Pai Partners e famiglia Coin per 644 milioni e 572mila euro. Giorgione Investimenti acquisterà, poi, un ulteriore 2,1% di azioni Coin dal management della società ed il 7,3% da Dicembre 2007 allo stesso prezzo, per un importo complessivo di 87 milioni. Finita questa fase, con il probabile delisting del titolo, il management di Coin rientrerà nel gruppo come azionista. «Sono lieto di dare il benvenuto a Bc quale azionista - ha detto ieri il top manager -. Il loro network internazionale, il forte track record e la loro esperienza nel settore retail sarà prezioso ai fini della nostra costante crescita ed espansione. Vorrei anche ringraziare Pai per il suo supporto nei 6 anni passati. È un bellissimo segnale che un investitore internazionale abbia deciso di puntare su un'azienda italiana con una forte esposizione sul mercato locale». «Desidero ringraziare la famiglia Coin per il dialogo costruttivo e il contributo fornito in questi sei anni di investimento» ha commentato Raffaele Vitale, di Pai. «La famiglia Coin è stata un chiaro esempio della abilità imprenditoriale italiana, e nel caso della famiglia Coin di capacità di affrontare scelte a volte non facili per il bene e la futura crescita della società di cui sono stati i fondatori». Nikos Stathopoulos, managing partner di Bc, traccia già i prossimi obiettivi del gruppo che ha sede a Mestre. «Coin è posizionata idealmente per continuare nella crescita conseguita negli ultimi sei anni».
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