Come non prendere multe con le nuove regole e quando conviene fare ricorso

[Domande&Risposte] In alcune situazioni i cittadini sanzionati possono vedersi riconosciute le proprie ragioni, ecco quali sono le tipologie. Per chi sbaglia due volte  sanzione raddoppiata

La Fase 2 è iniziata, ma è chiaro fin d'ora che non finiranno le multe, soprattutto quelle per violazione delle regole sugli spostamenti. Tante norme, tante eccezioni, tante interpretazioni e, da due mesi, fioccano le sanzioni. E se a quanti sono in difetto non resta che pagare (se non l'hanno già fatto), in un certo numero di situazioni chi viene sanzionato può vedersi riconosciute le proprie ragioni in caso di ricorso. Ma, per farlo, esistono tempi e modi precisi. A spiegarlo è Enrico Lubrano, avvocato amministrativista e consigliere dell'Ordine degli avvocati di Roma.

A chi ed entro quanti giorni è possibile inviare la contestazione? Anche via Pec?

«Si possono inviare scritti difensivi all'autorità, indicata sul verbale, entro 30 giorni da quando si riceve il verbale. Si può fare su carta semplice, per raccomandata con ricevuta di ritorno, o per pec, se il verbale indica un indirizzo di pec».

Attualmente i termini per gli scritti difensivi o il ricorso sono sospesi fino al 15 maggio. Solo dal 16 maggio, quindi, scatta il termine di 30 giorni.Serve un avvocato? Esistono moduli precompilati? E cosa sono gli scritti difensivi?

«Non è necessario il patrocinio di un avvocato, che però può essere opportuno. Gli scritti difensivi sono, su carta semplice e in poche righe, le ragioni della parte sanzionata. Esistono moduli precompilati sui siti di Regioni, Comuni e Prefetture».

Se l'autorità respinge il ricorso, ci si può appellare?

«Sì. L'autorità interpellata - Prefettura, Regione, Comune - ha 5 anni per accogliere gli scritti difensivi o rigettarli con un'ordinanza d'ingiunzione e in tal caso l'importo della multa raddoppia. A quel punto potrò fare ricorso al Giudice di pace».

Entro quando?

«Entro 30 giorni dalla notifica dell'ordinanza di rigetto».

Se si fa ricorso, la sanzione è sospesa?

«Solo se lo si richiede, e lo si motiva nel ricorso, e se il giudice accoglie la richiesta, che potrà essere discussa in un'udienza preliminare».

E se i termini sono troppo ravvicinati e si paga la sanzione?

«Si dovrà dichiarare, nel ricorso, che il pagamento "non equivale ad acquiescenza". Se l'esito sarà positivo, il giudice condannerà al rimborso l'autorità che ha irrogato la sanzione».

Quanto può durare la causa?

«Dipende dall'ufficio del Giudice di pace. I tempi variano molto».

Quando deposito il ricorso devo versare una somma, che mi verrà restituita in caso di successo? Di che entità?

«Sì, è un contributo unificato di 43 o 98 euro, in base al valore della causa, e 27 euro in marche da bollo. In caso di esito positivo, la parte soccombente rimborserà il contributo, anche se il giudice non lo indica. E, se lo indica, le spese legali».

Se la stessa persona viola una seconda volta lo stesso divieto, la sanzione aumenta?

«Sì, raddoppia».

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Italian National Police officers stand by as they inform residents at the entrance of the small town of Casalpusterlengo, southeast of Milan, on February 23, 2020, under the shadow of a new coronavirus outbreak, as Italy took drastic containment steps as worldwide fears over the epidemic spiralled.. ANSA/ANDREA FASANI

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