«Come un’esplosione di vento»
Zardini, esperto del centro meteo di Teolo, spiega il fenomeno del “downburst”

VENEZIA. Due anni fa la Riviera del Brenta con un tornado in grado di sbriciolare una villa. Quest’anno, nel giro di pochi giorni, Cortina, il lago di Garda e, giovedì pomeriggio, l’intenso fenomeno, chiamato
downburst
che ha investito prima l’Emilia Romagna, poi il Polesine (Albarella, Rosolina e Porto Viro) per terminare la sua corsa sul litorale veneziano, arrivano a “sfregiare” a Cavallino-Treporti, Jesolo, San Donà, Portogruaro e Bibione.
«Sicuramente in questi ultimi anni», spiega Franco Zardini del centro meteorologico di Teolo, sono aumentate le zone urbanizzate e i fenomeni come quelli di giovedì fanno sicuramente più rumore e sono maggiormente evidenziati. È ovvio che, se questi fenomeni si abbattessero in piena campagna, l’opinione pubblica s’interesserebbe molto meno a questo tipo di eventi».
Ma, andando sul concreto, è stato più devastante il tornado che due anni fa colpì la Riviera del Brenta o il
downburst
abbattutosi sul litorale veneziano?
«Non ci sono strumenti matematici per affermarlo. Sicuramente quello di due anni ha interessato una zona molta più circostanziata rispetto a quella di giovedì, che ha colpito, invece, una vasta area di territorio».
Cos’è esattamente il
downburst
?
«Il
downburst
è una colonna d’aria in discesa molto rapida che incontra la superficie del suolo più o meno perpendicolarmente e che si espande orizzontalmente in tutte le direzioni. La violenta espansione, paragonabile ad un improvviso scoppio (in inglese
burst
), spesso produce campi di vento ravvicinati fra di loro ad elevata velocità e di opposte direzioni».
Questo fenomeno avviene quindi nei periodi di maggior caldo?
«Esattamente quando l’aria fredda, proveniente dal Nord Europa, si scontra con l’aria calda al livello del suolo, sono possibili i fenomeni intensi di questi giorni che hanno interessato, prima il lago di Misurina, poi il lago di Garda e infine il litorale veneto».
Che clima dobbiamo attenderci nei prossimi giorni?
«Domani (oggi,
ndr
) ci sarà una variabilità con qualche annuvolamento alternato a schiarite, più ampie verso il tardo pomeriggio-sera. Da domenica fino a Ferragosto il tempo migliorerà nettamente con un lieve aumento delle temperature, ma non ai livelli opprimenti delle scorse settimane».
Davide Vatrella
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
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