Conad lascia a casa 147 persone fra Venezia, Padova e Vicenza
Nel puzzle impazzito del riassetto della grande distribuzione italiana c’è una tessera che dovrà adattarsi a uno spazio striminzito, ed è la tessera dell’area commerciale di Mestre. Dopo la prima grande abbuffata dei principali attori del mercato - mentre altri si preparano a sbarcare nell’area di Zelarino - i conti non tornano più.
I numeri
Nelle scorso ore Conad ha formalizzato la procedura di licenziamento, a livello nazionale, di 817 dipendenti, annunciando per la chiusura del vertenza per il prossimo giugno. Per ciò che riguarda il Veneto gli esuberi previsti sono 147: 100 su 242 all’Auchan di Mestre, 20 su 177 al Centro Giotto di Padova, 27 alla sede amministrativa di Vicenza. Per i lavoratori in esubero «l’unica strada che offre l’impresa è un incentivo al licenziamento o un percorso di ricollocazione esterna». L’accordo riguarda i punti vendita di Margherita Distribuzione, la newco che ha unito tutte le ex società della multinazionale francese che facevano capo ad Auchan, e che ora invece fanno capo a Bdc Italia, società costituita da Conad con il 51% del capitale, e dalla lussemburghese Pop 18 Sarl che appartiene al gruppo Wrm del finanziere Raffaele Mincione. Il piano industriale della nuova proprietà prevede la cessione di alcuni punti vendita e il passaggio di altri al marchio Conad.
Focus sul Veneto
Dei 23 punti vendita ex marchio Auchan 14 saranno assorbiti da Conad e 9 ceduti a soggetti terzi. L’Auchan di Mestre è tra quelli che diventeranno a marchio Conad, e il cambio delle insegne potrebbe arrivare già a giugno. «I vertici del gruppo», spiega la sindacalista Maurizia Rizzo, alla guida della Fisascat Cisl del Veneto, «sostengono che in Veneto i punti vendita ex Auchan registrano perdite mensili di circa il 10%, e che quindi andare oltre giugno sarebbe pericoloso, perché si rischierebbe di minare l’equilibrio economico-finanziario. Ma noi è da un anno, da quando Auchan si è fatta da parte, che chiediamo di conoscere il piano industriale di Conad». Tra i gruppi interessati all’acquisto di uno o più dei negozi in vendita ci sarebbero nomi come Esselunga e Carrefour (partnership commerciali sono già state realizzare in Lombardia) ma anche gruppi locali come Unicomm, Alì e Despar.
Mobilitazione
Sul fronte di Mestre invece l’arrivo di Conad porterà a una rivoluzione degli spazi all’interno del centro commerciale. Oggi Auchan ne occupa 1500 metri quadri, Conad con ogni probabilità si attesterà sui 700. Il primo piano verrà quindi liberato - e con ogni probabilità dato in affitto - mentre anche il piano terra potrebbe essere rimpicciolito. Una drastica riduzione della superficie di vendita leggibile anche nel numero degli esuberi. —
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