Corteo anti vivisezione dei beagle

VERONA. La pioggia battente non ha fermato la manifestazione degli animalisti che, a Verona, hanno attraversato le strade del centro per «far sapere a tutti quello che succede nei laboratori di ricerca». «Liberiamo i Beagle e stop alla vivisezione nei laboratori», gli obiettivi del corteo, organizzato a conclusione di due settimane trascorse a picchettare i cancelli del centro di ricerca dell'Aptuit di Verona, definito dai militanti della Lav un «lager inumano». «Chiediamo ad Aptuit di liberare immediatamente i 32 cani beagle che hanno all'interno dei loro laboratori e che saranno destinati a esperimenti senza anestesia», ha detto Fabio, attivista di Freccia 45 e leader della protesta «siamo qui per dire basta a questa vergogna».
A Verona hanno manifestato in duecento, compresi gli animalisti arrivati da varie città del nord in compagnia dei loro amici a quattrozampe. A spiccare, per verve e intensità sonora, una delegazione di attivisti che ha partecipato alla protesta contro l'allevamento Green Hill di Montichiari, coronata dal successo. A Verona, ammettono, la battaglia si annuncia più difficile: «Ma non ci arrendiamo, i picchetti ai cancelli dell’Aptuit finiranno solo quando i beagle saranno liberati».
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