Covid, Veneto in zona arancione: ecco lo sport (poco) che si può ancora fare

Le risposte a chi si chiede quali attività amatoriali o motorie siano consentite con gli attuali divieti
27/10/2020 Roma, protesta degli imprenditori e dei lavoratori addetti ai servizi sportivi, palestre, piscine, centri sportivi
27/10/2020 Roma, protesta degli imprenditori e dei lavoratori addetti ai servizi sportivi, palestre, piscine, centri sportivi

VENEZIA. Il Veneto è in zona arancione da sabato 9 gennaio. Una delle questioni che interessano è quella della pratica sportiva amatoriale o dilettantistica. Quali sono le attività ancora concesse? Ecco le risposte fornite fornite dal governo nell'apposita sezione delle Faq.

È possibile andare in palestra, piscina o in altre strutture sportive?

Palestre, piscine, centri benessere e centri termali sono chiusi se non per quelle persone che devono fare attività riabilitative o terapeutiche certificate da un medico. O per gli atleti che fanno agonismo È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Gli spogliatoi non possono essere utilizzati. 

Entro quali orari posso fare attività motoria?

Solo fra le 5 e le 22, stante il coprifuoco. 

Posso allenarmi in bicicletta?

Sì, anche per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri.

È possibile praticare l’attività venatoria o la pesca dilettantistica o sportiva?

Sì, ma solo nell’ambito del proprio Comune.

Gli sport di contatto

Vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. Tuttavia, è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti e le attività individuate con il decreto del ministro dello sport del 13 ottobre 2020, nonché gli allenamenti per sport di squadra, che potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.

Perché allora vediamo svogersi partite anche di sport di contatto?

Perché restano consentiti gli eventi e le competizioni, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dal Cip, riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva.  

 

 

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