Cozzolino: ai nostri candidati chiederemo la fedina penale

«Ogni realtà locale, i nostri meetup, ha scelto il proprio candidato sindaco e le persone che entreranno in lista. Come al solito siamo attenti a definire i requisiti soggettivi dei candidati. Chi ha completato il secondo mandato in consiglio comunale, anche se in una precedente esperienza faceva parte di una civica, non potrà tornare in lista. Naturalmente sono stati esaminati con attenzione i precedenti di ciascuno. Noi non ci accontentiamo di una semplice autocertificazione, chiediamo il certificato dei carichi pendenti nel casellario giudiziale. Forse è proprio per metterci i bastoni tra le ruote che la “tassa” relativa è stata aumentata a 40 euro».

C’è qualche candidato che ha più di altri concrete chances di affermazione?

«Ovviamente bisognerà tener conto delle situazioni locali e del numero di liste che si presenteranno in ciascuna realtà. Io conosco bene la situazione di Vigonovo dove Andrea Danieletto, che ha fatto il consigliere di opposizione per cinque anni maturando un bel bagaglio di conoscenze, ora si candida a sindaco».

Su quali temi sarà imperniata la campagna elettorale?

«Credo che uno dei temi forti sarà quello dell’inquinamento delle acque da Pfas. Quando, tre anni fa, abbiamo cominciato a denunciare il problema in Parlamento, ci prendevano per visionari. Ora, purtroppo, i riscontri stanno dimostrando che avevamo ragione».

Avete deciso di non presentare la lista in una piazza importante come Cittadella.

«Non è necessario presentarci ovunque, si può anche scegliere di non correre se si ritiene che non vi siano le condizioni per farlo».

Quindi presenterete dei candidati preparati e competitivi?

«L’altro giorno i nostri candidati sindaci e consiglieri hanno partecipato al primo di una serie di incontri del corso di formazione che abbiamo organizzato in vista delle Comunali». (c.bac.)