Cristo Re, addio a VarottoRientra il feretro. Preghiere per Enrico
Un migliaio di persone hanno partecipato nella chiesa parrocchiale di Cristo Re, a Padova, al funerale di Stefano Varotto, morto nell'incidente stradale nei dintorni di Salisburgo, in Austria. Attorno alla moglie Monica Cinetto e ai tre figli si è stretta tutta la comunitò parrocchiale e i giovani della Polisportiva Real Padova, di cui Varotto era presidente. Restano gravissime le condizioni di Enrico Menon, il diciassettenne allenatore della Real Padova rimasto ferito nell'incidente

Tornano a casa le famiglie padovane coinvolte nel tragico incidente in Austria. Rientrano con la salma di Stefano Varotto, morto al volante dell’auto impazzita tra le montagne di Salisburgo. Mancheranno solo le famiglie di Enrico Menon, in coma irreversibile e G.T., l’altro diciassettenne ricoverato in Austria.
L’arrivo è previsto per stasera, alle 19,30. La salma di Varotto sarà portata in chiesa. Allora le campane di Cristo Re suoneranno e la chiesa resterà aperta tutta la notte per chi volesse portargli un saluto personale.
IL FUNERALE.
L’ultimo saluto al presidente del Real Padova sarà domani, martedì 26, alle 10,30. La società sportiva ha invitato tutti gli atleti ad indossare la maglia della squadra come omaggio a Varotto. Poi una preghiera sull’altare. Un pensiero anche dagli allievi dell’istituto Meucci di Cittadella, dove insegnava.
LA VISITA.
Venerdì scorso don Franco ha raggiunto le famiglie padovane a Salisburgo. Con la sua visita ha cercato di portare conforto alla moglie di Varotto, Monica, ed alla figlia M. di 16 anni. Poi ai genitori di Enrico Menon, Antonella ed Andrea. «Ci attacchiamo ad ogni briciolo di speranza - dice don Franco - anche se i medici non ne danno». Invece, nelle ultime ore si sono registrati dei lievi miglioramenti per G. «Sono piccoli segnali - conferma don Franco - tuttavia di grande valore in questi momenti delicati». E aggiunge: «L’equipe di medici di Salisburgo segue i due giovani con grande attenzione. Così anche la donna viennese a bordo dell’auto coinvolta nello scontro, le cui condizioni sono ancora molto gravi».
IL VESCOVO.
A Cristo Re tutti attendono. Ieri, durante la messa dei giovani, la chiesa era più gremita del solito. E’ in parrocchia che si chiedono informazioni, ma soprattutto è di fronte alla croce che l’intera comunità si stringe intorno ai parenti delle vittime. Don Franco inizia la celebrazione leggendo il messaggio del vescovo Mattiazzo: «Partecipo con vivo dolore alla vicenda di Cristo Re», è scritto. Il suo pensiero va soprattutto ai ragazzi «che porto costantemente nel mio cuore e nelle mie preghiere». «Certi dolori - sottolinea invece il parroco - segnano la vita e non passano. Noi dobbiamo stringere forte le mani dei nostri amici».
I RICORDI.
Don Franco sorride e ricorda le frasi di Enrico: «Appena qualche settimana fa siamo stati in una comunità che ospita ragazzi in carrozzina. Mi ha detto: «Hanno più coraggio di noi». Gli amici piangono.
Il vostro ricordo di Stefano Varotto, animatore della parrocchia di Cristo Re a Padova e dirigente dell'Azione Cattolica, oltre che grande sportivo e presidente della Real Padova
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