Da gennaio la visita a Venezia si prenota e si paga. Biglietti: da due a dieci euro. Ecco come funzionerà

Da luglio la sperimentazione con un portale online: obiettivo evitare l’affollamento eccessivo. Limite di 40 mila visitatori
Francesco Furlan
Interpress/M.Tagliapietra.Venezia 01.04..2018.- Domenica di Pasqua. Turismo piazza San Marco. Pic-nic, folla, polizia e carabinieri antiterrorismo.
Interpress/M.Tagliapietra.Venezia 01.04..2018.- Domenica di Pasqua. Turismo piazza San Marco. Pic-nic, folla, polizia e carabinieri antiterrorismo.

VENEZIA. Prenotazioni avviate in via sperimentale da luglio e obbligatorie da metà gennaio del 2023 in corrispondenza con l’introduzione della tassa di sbarco obbligatoria per chi vorrà visitare Venezia in giornata.

Ma senza numero chiuso: raggiunto il tetto dei 40 mila arrivi in giornata (esclusi quindi i turisti che soggiornano negli alberghi e nelle altre strutture ricettive) la visita sarà disincentivata alzando al valore massimo previsto, 10 euro, il ticket d’ingresso.

È questo il piano di cui sta preparando gli ultimi dettagli il Comune di Venezia per trovare una risposta alla gestione dei flussi turistici e degli arrivi dei turisti in centro storico, un tema riesploso dopo l’assalto durante tutto il fine settimana di Pasqua.

La sperimentazione

Quest’estate, con la grande ripresa del turismo dopo la stagione della pandemia, servirà quindi per le prove generali. «Sarà una sperimentazione imperniata su una serie di incentivi e disincentivi», dice l’assessore al Turismo, Simone Venturini, «come ad esempio una serie di sconti o di accessi prioritari per i musei. Tra poche settimane presenteremo il portale e attraverso quello i turisti potranno prenotarsi, in questa prima fase senza ticket d’accesso. Ma a spingere verso la prenotazione sarà proprio il pacchetto di incentivi che verrà offerto».

Il passo successivo sarà a gennaio, quando la prenotazione diventerà obbligatoria collegata al ticket d’ingresso. Sarà il modo per sapere in anticipo quante persone ci saranno a Venezia.

«In questi due anni abbiamo lavorato molto su questo progetto», aggiunge Venturini, «e ci fa piacere che anche chi era contrario ora abbia cambiato idea, capendo che è l’unica strada percorribile per la gestione dei flussi».

La rivoluzione di gennaio

La rivoluzione quindi scatterà a gennaio. «Probabilmente intorno al 15-20 di quel mese», anticipa l’assessore al Bilancio, Michele Zuin. La prenotazione sarà obbligatoria, il ticket d’ingresso dovrebbe variare tra i 2-3 e i 10 euro. «Sarà alzato a 10 euro per cercare di disincentivare le persone a raggiungere la città in giornata».

Non ci sarà quindi un vero e proprio numero chiuso, anche perché un provvedimento che vada in questa direzione si scontrerebbe, con ogni probabilità, con le norme europee sulla mobilità delle persone.

È ancora da definire se la prenotazione sarà obbligatoria sempre o solo nei giorni storicamente a maggior rischio intasamento (i giorni di Pasqua, 25 aprile e primo maggio, buona parte dei fine settimana estivi).

Già nell’agosto del 2021 il Comune aveva individuato giornate da bollino verde (con scarso afflusso: 3 euro), giornate con bollino rosso (criticità di afflusso: 8 euro) e giornate da bollino nero (eccezionale criticità di afflusso: 10 euro).

«Aspetti in via di definizione», aggiunge Zuin, che spiega come il comune abbia individuato «in 40 mila il numero massimo di presenze in giornata. Per avere il numero totale delle presenze in città bisogna aggiungere i residenti e gli ospiti degli alberghi, che saranno esonerati dal ticket d’ingresso dal momento che pagano già l’imposta di soggiorno».

L’accesso dovrebbe essere sempre garantito per i residenti nei 44 comuni della Città metropolitana, mentre i veneti avranno l’obbligo della prenotazione ma non pagheranno il ticket d’ingresso.

«Chi pensa che in questi anni siamo stati fermi si sbaglia di grosso», aggiunge Zuin, «ma il tema è complicato, basti pensare che saremo la prima città al mondo a provare una cosa del genere».

I controllori e i tornelli

La prenotazione quindi avverrà attraverso un portale, i turisti riceveranno un codice e quel codice sarà il loro biglietto d’accesso a Venezia. Ma chi farà i controlli? Il Comune sta preparando un bando per l’assunzione di alcuni controllori – «quanti non lo abbiamo ancora deciso», dice Zuin – che potranno fermare le persone chiedendo loro di far vedere il codice».

«La svolta, in questo senso, è arrivata grazie a una modifica della Finanziaria di dicembre che ha permesso di applicare il ticket d’ingresso non solo a chi arriva con i mezzi pubblici – collegare il contributo d’accesso ai biglietti ferroviari era complicatissimo – ma anche a chi arriva con mezzi propri».

«Motivo per cui», aggiunge Zuin, «non sarà più obbligatoria la Ztl sul ponte». I tornelli potrebbero essere usati per i primi controlli – a patto che non provochino ingorghi – alle principali porte d’accesso con piazzale Roma o la stazione di Santa Lucia.

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