Danni d’immagine Mose l’ex generale Spaziante dovrà pagare un milione

VENEZIA. La Corte dei Conti della Lombardia ha condannato l’ex generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante a versare un milione di euro alle Fiamme Gialle per danno all’immagine relativo al...

VENEZIA. La Corte dei Conti della Lombardia ha condannato l’ex generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante a versare un milione di euro alle Fiamme Gialle per danno all’immagine relativo al suo coinvolgimento nell’inchiesta sul caso Mose, che lo ha visto patteggiare 4 anni per concorso in corruzione.

I giudici (presidente Silvano Di Salvo) hanno accolto la richiesta di condanna della Procura regionale guidata da Salvatore Pilato e confermato il sequestro già disposto fino ad un milione di euro, convertito in pignoramento. La Procura della Corte dei Conti del Veneto, con la Guardia di Finanza di Venezia, ha collaborato con la magistratura contabile meneghina nell’istruttoria sulla vicenda.

Nel novembre del 2014, Spaziante aveva patteggiato la pena assieme all’ex ad di Palladio Finanziaria Roberto Meneguzzo (2 anni e mezzo per lui), anche lui accusato di concorso in corruzione, davanti al gip di Milano. I due erano imputati con Marco Milanese, braccio destro dell’ex ministro Giulio Tremonti (per Milanese la Cassazione ha dichiarato la prescrizione lo scorso aprile), nell’ambito del procedimento per corruzione trasmesso dalla Procura di Venezia.

Al centro dell’inchiesta di Milano c’erano due episodi di presunta corruzione. Nel primo, secondo l’accusa, Milanese sarebbe stato il destinatario di una mazzetta da 500 mila euro che il Consorzio Venezia Nuova, allora presieduto da Giovanni Mazzacurati, gli avrebbe fatto avere attraverso Meneguzzo. Lo scopo della dazione, stando alle indagini, era far sì che nelle decisioni del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) entrasse la voce Mose per avere nuovi stanziamenti pubblici.

Il secondo episodio contestato vedeva al centro, invece, un’altra presunta tangente da 500 mila euro, contro una promessa di 2,5 milioni di euro, che sarebbe stata versata sempre da Mazzacurati, e sempre tramite Meneguzzo, per corrompere Spaziante in merito a verifiche fiscali. Il gip col patteggiamento dispose anche la confisca di mezzo milione di euro a Spaziante, ossia l’equivalente del prezzo della corruzione contestata. Intanto la Corte dei Conti del Veneto ha avviato lo scorso anno il maxi sequestro da 21 milioni di euro nei confronti di Mazzacurati riservandosi la possibilità di chiedere i danni anche al Cvn e ad altri dirigenti del Consorzio. —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova