Di Maio, nuovo duello con Salvini a Verona summit con le imprese

Dopo le tensioni incontro a porte chiuse con Confcommercio, Confartigianato e Confindustria



Arriva Di Maio esfida la Lega a casa sua. Lo fa cercando di ritessere un rapporto con le categorie economiche. Il vicepremier stasera sarà in Veneto. A Verona, in Fiera per essere precisi, a un incontro a porte chiuse con i leader di Confartigianato, Confcommercio e Confindustria, allargato ad alcuni dei nomi più in vista dell’imprenditoria veneta. Un meeting che si è cercato di tenere top secret, durante il quale il vicepremier cercherà la pace con il Nord industriale.

Basti ricordare lo scontro frontale con Matteo Zoppas, presidente di Confindustria veneta, che aveva a inizi settembre immaginato di scendere in piazza con i “collaboratori” delle imprese e contro le politiche economiche del governo. Basti ricordare Massimo Finco, presidente di Assindustria Veneto Centro, che parla di “partito del lavoro”, sintesi di interessi e cultura tra imprenditori e lavoratori, contro reddito di cittadinanza, decreto dignità e blocco delle infrastrutture. Basti ricordare Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Veneto, che contesta «le dissennate politiche economiche e l’assistenzialismo del governo».

Ebbene, con questi interlocutori il vice premier pentastellato prova a tessere la sua trama stasera. Anche perché il capo dei Cinque Stelle deve recuperare terreno verso la Lega, che appare assolutamente dominante al Nord e soprattutto a Nordest. L’arrivo di Di Maio è il frutto di colloqui e diplomazie che sono state al lavoro da ambo i lati. E da quel che risulta il ministro verrà in Veneto per dimostrare che c’è, nei confronti del mondo dell’impresa, la «massima disponibilità» ed «una grandissima predisposizione ad ascoltare, con la volontà di risolvere i problemi» affermano alcune fonti.

La venuta di Di Maio assume anche i contorni di una sfida in un’area in cui la Lega, con la sua leadership locale soprattutto, ha puntellato il successo di Matteo Salvini. Non per nulla il capo pentastellato farà il bis il giorno appresso a Treviso: sabato Di Maio incontrerà maestranze e vertici di Contarina, ossia uno dei casi di scuola nel campo della raccolta differenziata. Tutt’altra storia rispetto agli inceneritori come modello predicato dal suo antagonista Salvini. E così Di Maio va appunto in una roccaforte leghista come Treviso per spiegare le sue tesi in tema di rifiuti, restituendo lo sgarbo a Salvini che parlò di inceneritori in Campania.

I temi per il meeting di stasera a Verona sono molti, una frattura che parte dal Dl Dignità e si gonfia come un fiume in piena. C’è il tema delle infrastrutture su cui i 5 Stelle sono parsi al pragmatismo veneto il partito del “no a tutto”. E infine i timori legati ai mercati esteri, europei prima di tutto. Un Veneto esportatore, dove l’estero è l’orizzonte consueto, non può rischiare la sua immagine internazionale, mettere in tensione i rapporti con Paesi partner, e non si può permettere di sostenere questo spread. Perché qui il credito è una infrastruttura portante delle imprese. E le imprese sono la colonna di tutto il resto. —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova