Dieci webcam puntate sui fiumi a rischio

Monitorati Fratta-Gorzone, tratti di Brenta, Bacchiglione, affluenti di Adige, Po e Piave

VENEZIA.

In mattinata, firmato a Palazzo Balbi un protocollo d'intesa tra la Regione e la Federazione veneta delle Banche di credito cooperativo (Bcc) per contribuire alla prevenzione delle catastrofi ambientali. Il Credito cooperativo ha donato alla Regione le prime dieci postazioni fisse di una rete di webcam sofisticate da installare nei punti chiave del sistema idrico regionale, grazie ad un contributo di 91 mila euro, frutto della raccolta di donazioni da amministratori, dipendenti, soci e clienti e attraverso la rete delle 640 filiali. «Abbiamo voluto partecipare ad un'iniziativa importante della Protezione civile regionale, per dare il via a qualcosa di diverso e più esteso», ha spiegato il presidente Ilario Novella. Il progetto della Protezione civile prevede l’installazione complessiva di 35 telecamere e le prime dieci - finaziate appunto dalla Bcc - sorveglieranno 24 al giorno una serie di snodi fluviali a rischio alluvione delicati, tra i quali il Fratta-Gorzone nella Bassa Padovana, tratti del Brenta e del Bacchiglione, il Timonchio nel Vicentino, l’Adige nel Veronese, gli affluenti dell’Adige e del Po nel Polesine, la confluenza tra Piave e Cordevole. «Le Banche di Credito Cooperativo del Veneto confermano la loro fondamentale vocazione territoriale e per questo meritano la nostra gratitudine», il commento di Luca Zaia «un progetto di monitoraggio come questo costituisce di fatto uno straordinario strumento di prevenzione che, permettendoci di conoscere minuto per minuto le condizioni dei corsi d’acqua, renderà possibile ridurre al minimo i tempi d’intervento quando dovesse scattare l’allarme».

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