Due funzionari di Veneto Strade indagati per la morte di Giordano Sanginiti

Il 21enne di Mirano ha perso la vita in moto lungo la regionale 308 tra Cadoneghe e Campodarsego. Sotto accusa da parte della famiglia una buca sull’asfalto

Giordano Sanginiti, morto a 21 anni
Giordano Sanginiti, morto a 21 anni

Due funzionari di Veneto Strade sono stati iscritti come atto dovuto sul registro degli indagati per la morte di Giordano Sanginiti, 21 anni di Mirano, che il 4 febbraio ha perso il controllo della sua moto Guzzi a causa di una buca mentre percorreva la Regionale 308 (la “nuova” strada del Santo), al confine tra i comuni di Cadoneghe e Campodarsego, nel Padovano.

Un cartello per segnalare le buche sulla regionale 308 dopo la morte di Giordano Sanginiti
Giordano Sanginiti e il cartello appena installato da Veneto Strade

Il pubblico ministero ha disposto una perizia cinematica per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro. Per consentire di nominare eventuali periti di parte per l’accertamento tecnico non ripetibile, il magistrato ha iscritto come indagati gli ingegneri A. B., 37 anni, di Zelarino, responsabile della manutenzione delle strade Regionali e Statali per le province di Padova e Vicenza, e I. Z., 60 anni, di San Donà di Piave, anche lui dirigente responsabile del settore Manutenzione, presso la direzione di Mestre di Veneto Strade. Per entrambi l’ipotesi di reato è omicidio stradale.

La buca sull'asfalto vista dal drone
La buca sull'asfalto vista dal drone

I genitori del giovane avevano puntato fin da subito il dito, oltre che sulla mancata segnalazione dei pericoli legati allo stato precario del manto di asfalto: era presente solo un cartello di “attenzione buche” ma proprio nel punto dove il ragazzo è caduto, con preavviso zero, e solo dopo la tragedia ne è stato aggiunto un altro un chilometro prima, all’altezza del bivio per Bragni-Bagnoli.

L’incarico per la perizia sarà conferito mercoledì 22 febbraio alle 12.30 in Procura a Padova all’ingegner Luigi Cipriani di Verona, consulente tecnico d’ufficio scelto dal sostituto procuratore. Alle operazioni peritali parteciperà anche l’ingegner Pierluigi Zamuner quale consulente tecnico di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., a cui si sono affidati i familiari di Giordano Sanginiti per fare piena luce sui fatti e sulle responsabilità e per ottenere giustizia, unitamente all’avvocato Davide Ferraretto del Foro di Padova.

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