E' morto il professor Gentile

Il professor Francesco Gentile, ordinario di filosofia del diritto a Giurisprudenza all'Università di Padova, è deceduto lunedì all'ospedale. Aveva 73 anni ed era malato da tempo. Figlio del grande filosofo Marino Gentile, nel 1995 sfidò Flavio Zanonato alla carica di sindaco
Francesco Gentile
Francesco Gentile
Il mondo accademico è in lutto. All’età di 73 anni, si è spento il professor Francesco Gentile, figlio del grande filosofo Marino ed ex preside della facoltà di Giurisprudenza del Bo, che guidò dall’89 al ’95 e dal 2001 al 2005. Ordinario di Filosofia del diritto, Gentile era andato in pensione appena un mese fa, ma combatteva contro una malattia da tempo. Un personaggio conosciuto e stimato non solo nel mondo accademico. Il docente, storico esponente del centrodestra, nel ’95 si era candidato a sindaco di Padova: era sceso in campo come avversario di Flavio Zanonato, che poi ebbe la meglio nella battaglia elettorale.


La sua morte apre dunque uno squarcio anche nel mondo politico cittadino. Gentile era stimato come studioso devoto e come politico serio. Il suo è un curriculum vasto ed eterogeneo: Gentile si era prodigato per la cultura a tutto tondo. Poliglotta e cosmopolita. Fu, infatti, socio dell’Istituto veneto di Scienze, lettere e arti; accademico honorario extranjero della Real Academia de Jurisprudencia y Legislation de Espana, nonché della francese Académie Montesquieu di Bordeaux e della Central European Academy of Science and Art di Timisoara. Con la moglie Anna Lisa Zaccaria ha costituito la Fondazione Gentile onlus ed era nel Cda dei Solisti Veneti» e dell’Orchestra di Padova e del Veneto»: dal’93 al’98 nel direttivo della Biennale di Venezia. Gentile, a Padova, era un «big». I funerali si terranno dopodomani, alle 10.30, al Duomo.


Seguirà, alle 12, la cerimonia dell’alzabara al Bo. Il Comune parteciperà con il gonfalone della città. Sarà presente anche il sindaco Flavio Zanonato, che ricorda così il professor Gentile: «Oltre che mio avversario politico, nel ’95 il centrodestra lo indicò come candidato alle elezioni comunali, Gentile era un mio amico». Un legame che si era intensificato di recente: «Ho incontrato Francesco un paio di mesi prima della competizione elettorale di giugno e poi alle riunioni sull’orchestra di Padova e del Veneto; sapevo della sua malattia, e mi addolora la sua scomparsa: Padova ha perduto uno dei suoi personaggi simbolo, era una persona corretta, disponibile, aperta al dialogo».


Il sindaco conosceva bene anche il padre di Gentile, Marino: l’illustre filosofo triestino - al Bo insegnò filosofia teoretica - fu capostipite della scuola filosofica patavina nonché maestro di moltissimi intellettuali di ieri e di oggi. «Con Gentile padre - continua il sindaco - - ho sostenuto tre esami, era un docente severo e austero; il figlio Francesco aveva preso da lui per la passione con cui ha dedicato la sua vita alla cultura, allo studio e alla ricerca». E il rettore del Bo, Giuseppe Zaccaria, esprime «grande cordoglio e dolore anche personale: Gentile faceva parte della stessa scuola del mio maestro Enrico Opocher, da cui anch’io sono uscito e in Ateneo era una forte personalità, impegnato moltissimo sul fronte della ricerca e della didattica, come preside prima e come direttore della scuola di dottorato di Giurisprudenza. Gentile è stato un devoto servitore dell’Università».

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