E’ morto Vanni: dirigente del Pd, fu assessore del Veneto
VENEZIA
Lutto nella politica veneta. Dopo una lunga malattia, è morto Valter Vanni: dirigente del Pci veneziano, fu consigliere regionale dal 1990 al 2000, ricoprendo anche il ruolo di capogruppo del Pds , assessore regionale tra il 1993 e il 1994 e infine presidente dell’Actv, l’azienda di trasporto veneziana. Aveva 62 anni ed era nato a Lucca ma aveva svolto la sua carriera politica nel Veneto.
«Un dirigente di partito che con serietà ed onestà ha attraversato una parte fondamentale della storia della sinistra italiana, veneta e veneziana, ed è riuscito a dare sempre e con intelligenza il proprio contributo al cambiamento», lo ricorda il segretario nazionale democratico Pier Luigi Bersani. «Un cambiamento», prosegue «mai vissuto come perdita della propria identità, ma interpretato come crescita ed evoluzione di un pensiero, come condivisione di un’idea non esclusiva di giustizia sociale, di equità, e di un’idea di libertà vissuta come assunzione di responsabilità verso gli altri, verso la propria comunità. Questo è stato Valter per tutta la sua vita. Ed è con la stima ed il rispetto dovuto ad un compagno di vita e di idee che io lo voglio ricordare».
Cordoglio per la scomparsa di Vanni e vicinanza alla famiglia dell’esponente politico sono stati espressi dal governatore del veneto, Luca Zaia: «Mi unisco al cordoglio di quanti hanno avuto modo di conoscere Valter Vanni, di apprezzarne il lavoro appassionato e attento nelle istituzioni, alla guida di aziende pubbliche e come esponente politico di primo piano della sinistra a Venezia e nel Veneto che ha saputo sempre guadagnarsi rispetto e stima da compagni e avversari». «La città perde una parte importante della sua storia politica e civile e, certamente, perde un pezzo del suo futuro», afferma il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni. E il gruppo consiliare del Pd in Regione, in una nota, lo saluta come «Uomo di rara competenza e intelligenza, messa a totale disposizione della politica e dell’amministrazione del territorio». «Il contributo concreto che ha saputo dare, da protagonista, all’istituzione regionale», concludono i consiglieri democratici «è un bene prezioso per il quale lo ringraziamo e dal quale continueremo a trarre ispirazione nel nostro lavoro quotidiano. Per il bene del Veneto».
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