Ecco i veneti per Passera

VENEZIA. «Domenica alle 16 presenteremo il Progetto per l’Italia, un lavoro di squadra con proposte davvero forti. Quelle che servono per cambiare davvero». L’anticipazione viene fornita direttamente...
13/12/2012 Roma, assemblea FABI. nella foto il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera
13/12/2012 Roma, assemblea FABI. nella foto il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera

VENEZIA. «Domenica alle 16 presenteremo il Progetto per l’Italia, un lavoro di squadra con proposte davvero forti. Quelle che servono per cambiare davvero». L’anticipazione viene fornita direttamente da Corrado Passera, che utilizza la sua pagina Facebook (personaggio pubblico che piace a 1.314 persone).

In realtà la “vernice” del nuovo movimento-partito dell’ex ministro dello Sviluppo economico del governo presieduto da Mario Monti sarebbe dovuta avvenire lunedì 24. Così aveva annunciato lo stesso Passera, mercoledì 12 febbraio, alla presentazione del libro di Alan Friedman “Ammazziamo il gattopardo”. Ma la probabile coincidenza con il primo voto di fiducia al governo Renzi, calendarizzato al Senato per le ore 14 di lunedì, ha probabilmente indotto Passera ad anticipare i tempi.

Anche in Veneto si guarda con attenzione alla nuova formazione politica messa in campo da Passera (che in un primo tempo doveva chiamarsi Italia Europea): un progetto che l’ex ministro dello Sviluppo economico aveva anticipato a metà gennaio durante un incontro al Club Ambrosetti.

Della partita sarà di sicuro Giovanni Calabrese, odontoiatra padovano, che fu consigliere comunale di Alleanza Nazionale dal 1999 al 2004 (vicepresidente dell’assemblea dal 2001 al 2004).

Un sostegno all’iniziativa di Passera potrebbe arrivare anche da Giustina Mistrello Destro, parlamentare fino al febbraio 2013, che sostenne convintamente (nel gruppo Liberali per l’Italia-Pli) il governo Monti, nel quale Passera recitava un ruolo di primo piano. Un contatto tra Passera e l’imprenditore trevigiano Massimo Colomban è avvenuto nel dicembre scorso al convegno “Costruiamo il partito che non c’è”, svoltosi a metà dicembre a Roma per iniziativa di Michele Boldrin, economista originario di Padova, presidente di Fare per fermare il declino.

Interesse per il progetto di Passera avrebbero espresso anche il giovane sindaco di Scorzè, Giovanni Battista Mestriner, e l’ex consigliere regionale centrista Francesco Piccolo.

Tra i nomi in predicato si scendere in politica c’è anche quello di Fabio Franceschi, presidente e amministratore unico di Grafica Veneta, opinionista sempre più richiesto nei talk show nazionali. PoSe l’azione politica di Passera si traducesse in una lista per le elezioni Europee, Franceschi (cui negli ultimi anni non sono mancate le proposte) potrebbe decidere di sciogliere la riserva. Di sicuro l’ex chief exective officer (ceo) di Banca Intesa San Paolo potrà pescare adesioni tra i delusioni di Italia Futura, che un anno fa avevano dato la loro fiducia a Scelta civica di Mario Monti.Nei giorni scorsi Passera non ha nascosto le sue perplessità di fronte al progetto di riforma elettorale Renzi-Berlusconi. «Non garantisce la governabilità», ha affermato, «e non dà ai cittadini la possibilità di scegliere i loro rappresentanti».

(c.bac.)

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