PADOVA. Come Mantova, come Pordenone, anche Padova avrà una edizione speciale del suo festival. La nuova edizione della “Fiera delle Parole” sarà anch’essa in parte dal vivo e in parte in streaming e avrà il suo momento forte dal 30 settembre al 5 ottobre con sedici incontri dal vivo (più i due di “La Fiera continua”), che saranno ospitati, per ottemperare alle misure di sicurezza, nel padiglione 11 della Fiera di Padova.
Si deve rinunciare alle sedi storiche, a cominciare dal Palazzo della Ragione, ma non si rinuncia a una partecipazione diretta del pubblico anche se non si potranno raggiungere le ottantamila presenze delle scorse stagioni. L’idea è stata di concentrare alla Fiera, in una sala che garantisce in piena sicurezza la presenza di 800 spettatori, gli incontri solitamente più frequentati, mentre tutte le altre iniziative sono e saranno online.

SANDRI - AGENZIA BIANCI - PADOVA - CARTELLI FIERA DELLE PAROLE
«Siamo davvero felici che la “Fiera delle Parole” torni anche quest’anno», sottolinea il sindaco Sergio Giordani. «È un appuntamento centrale della offerta culturale autunnale di Padova», aggiunge l’assessore Andrea Colasio. Quelli che la “Fiera delle Parole” proporrà sono sedici dialoghi su questi tempi inquieti, con un riferimento diretto, in qualche caso, anche alla pandemia in corso, ma soprattutto con una serie di riflessioni che gli eventi di questi mesi hanno suscitato in campo economico, psicologico, filosofico, scientifico e letterario.
Si comincia il 30 settembre alle 17, in collegamento streaming, con Samantha Cristoforetti che terrà a battesimo l’edizione di quest’anno parlando di scienza, di spazio, soprattutto di futuro in un momento in cui sì è un po’ perso di vista l’orizzonte temporale, concentrati come siamo a superare il momento di crisi. E questo sguardo al futuro vuole essere un po’ il tema di quest’anno. Il primo dialogo, dopo l’inaugurazione, sarà quello tra Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, e Paolo Possamai, direttore del nostro giornale, che discuteranno del futuro che ci attende, a partire da “Atlante del mondo che cambia” (Rizzoli), il nuovo libro in cui Molinari ha provato a tracciare le mappe della trasformazione in atto. Un ruolo, quello della geopolitica, che potrebbe riservare grandi sorprese grazie (o per colpa) anche della pandemia e del come se ne uscirà.
Alle 21, sempre del 30 settembre, di scena invece Massimo Recalcati, che partirà dal suo recente “Il gesto di Caino” (Einaudi) per delineare però anche il quadro psicologico di quello che ci attende. Se in un primo tempo si è pensato che la pandemia ci avrebbe reso migliori, oggi sembra che prevalga l’idea che ci ha reso peggiori e l’interrogarsi su odio e amore di Recalcati incarna l’altra anima della “Fiera delle Parole”. Sul versante politico in senso lato si collocheranno nei giorni successivi il dialogo fra Marianna Aprile e Giovanni Floris sul patto tra generazioni che deve essere il propulsore per uscire dalla crisi, quello tra Cristina Battocletti e Beppe Severgnini sui mutamenti che la pandemia (ma non solo) sta producendo sulla società italiana, ma anche quello tra gli scrittori Paolo Di Paolo e Dacia Maraini, che partendo dal passato raccontato dalla Maraini in “Trio” arriveranno all’oggi, come del resto anche l’altra coppia di scrittori presenti: Daria Colombo e Sandro Veronesi. Il giornalista Corrado Augias parlerà di questo “tempo confuso”, mescolando cronaca, letteratura, musica.

SANDRI - AGENZIA BIANCI - PADOVA - CARTELLI FIERA DELLE PAROLE
A riflettere sul futuro dal punto di vista delle esistenze anche individuali saranno Paolo Crepet alle prese con la nuova vulnerabilità della nostra società, Gherardo Colombo e Vito Mancuso che si confronteranno su coraggio e paura e Umberto Galimberti che parlerà della “illusione della libertà”. Inevitabile parlare di ambiente, con Francesca Santolini e Mario Tozzi, e direttamente della pandemia (sarà l’unica occasione) con il giornalista di inchiesta Riccardo Iacona e il virologo Andrea Crisanti. Gli ultimi appuntamenti saranno con le storie antiche di Valerio Massimo Manfredi e meno antiche di Vincenzo Mollica che con Fabio Frizzi rievocherà personaggi e vicende della televisione, del cinema e della cultura italiana.
E poi i due numi tutelari della Fiera con la stessa spalla di lusso, Massimo Cirri: Sergio Staino, matita in mano, tesserà controcorrente il suo elogio del “buonismo”, mentre Roberto Vecchioni, chitarra in mano (in realtà le mani saranno di Massimo Germini), concluderà il 4 ottobre sera con un propositivo “Sogna ragazzo sogna”.
La “Fiera delle Parole” è organizzata in media partnership con il nostro giornale.
Il programma della manifestazione è consultabile a questo link.
L'INTERVISTA ALLA FONDATRICE BRUNA COSCIA
Bruna Coscia, fondatrice e animatrice, con Cuore di carta e Comune di Padova, della “Fiera delle Parole” è al lavoro da mesi sulla rassegna. Prima una ricca parte online, poi la decisione di proporre incontri dal vivo.
Anche quest’anno la “Fiera” ci sarà. Cosa vi ha spinto a proporre questi diciotto incontri dal vivo?
«Avremmo potuto fermarci per un anno, o usare solo i canali social, ma alla fine è prevalsa l’idea di proporre un programma dal vivo sia pure ridotto. Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, voleva dare un segno concreto che il dibattito culturale, la dimensione di comunità non sono scomparsi con la pandemia e noi abbiamo ritenuto che questa esigenza fosse giusta, anche perché ce lo ha fatto capire il nostro pubblico, che chiedeva quando saremmo tornati. Con il Comune abbiamo pensato che era utile dare un segnale di “normalità” anche attraverso la cultura».
C’è stato un problema di spazi, però.
«Purtroppo non si potevano usare i nostri spazi tradizionali. Siamo consapevoli che la “Fiera” vive del suo accumulo di incontri nelle strade del centro città, tra librerie, musei, sale storiche. L’anno prossimo speriamo tutto torni a essere questo. Per questa volta dovremo accontentarci di uno spazio diverso, che però garantisce quella assoluta sicurezza, che per noi era, ed è, fondamentale».

BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA FIERA DELE PAROLE. COSCIA, GIORDANI, RIZZUTO
Molti incontri riflettono sul presente. Forse c’è meno letteratura quest’anno.
«Non direi. Da maggio c’è una parte online che si occupa soprattutto di letteratura, e anche dal vivo avremo scrittori come Sandro Veronesi, il vincitore dello Strega, Dacia Maraini e Valerio Massimo Manfredi. Più in generale però tutti i nostri incontri sono in qualche modo letterari: non affrontiamo mai un tema senza coinvolgere le emozioni. Quando affrontiamo l’attualità lo facciamo con occhio rivolto a una dimensione culturale più vasta».
Gli incontri online continueranno?
«Da qui al 30 settembre, quando comincerà la parte dal vivo, avremo un appuntamento quasi ogni pomeriggio. Ma già nei mesi scorsi abbiamo fatto una cinquantina di incontri e, penso, continueremo, anche dopo gli incontri dal vivo. Abbiamo avuto incontri che hanno raggiunto i diecimila contatti, ma anche quelli che si sono fermati a qualche centinaio hanno avuto un pubblico attento. Per noi è un modo per continuare a parlare di letteratura, ma anche per aiutare il mondo editoriale, che la crisi delle presentazioni dal vivo, oltre alla chiusura per due mesi delle librerie, ha mandato in crisi. C’è bisogno di far conoscere i libri: è importante per gli editori, per gli autori ed anche per i lettori. Non potevamo certo sottrarci».
Ci sono presenze nuove e vecchi amici in questa edizione.
«La “Fiera delle Parole” per fortuna ha molti amici, che proprio in un momento come questo si sono dimostrati tali. Non era facile trovare la disponibilità a muoversi in questo periodo, ma quasi tutti ci hanno risposto di sì. Siamo felici di avere Maurizio Molinari, Giovanni Floris, Marianna Aprile, Sandro Veronesi, Riccardo Iacona, Cristina Battocletti, Vincenzo Mollica, ma è bello anche ritrovare Roberto Vecchioni che ancora una volta chiude il festival con le sue parole di speranza e la sua musica».
LA FIERA CONTINUA
Musica e giovani scrittori: doppio incontro al lunedì per stare ancora insieme
Anche quest’anno la “Fiera continua”. Domenica 4 ottobre si chiudono gli appuntamenti tradizionali, ma nello stesso padiglione 11 della Fiera di Padova ci saranno lunedì 5 ottobre due importanti eventi in collaborazione con la “Fiera delle Parole”. Il primo sarà di carattere musicale.
Alle 18. 30 Sergio Durante, ordinario di Filologia musicale all’Università di Padova, parlerà di Giuseppe Tartini, accompagnato da Federico Guglielmo al violino e Francesco Galligioni al violoncello. Lo studioso padovano sta curando, in occasione del 250esimo anniversario della morte del compositore, l’edizione critica integrale di tutte le opere di un autore spesso sottovalutato ed estremamente legato a Padova. Una buona occasione per conoscere Tartini.
In serata, alle 21, tre scrittori molto amati dal pubblico, anche quello giovanile, come Matteo Bussola, Enrico Galiano e Guido Marangoni daranno vita a un incontro musical-letterario, accompagnati dal musicista Nicola De Agostini. Si tratta in realtà di un evento benefico che la Fiera propone in collaborazione con la Fondazione Vite Vere Down D. A. D. I. Onlus. “Dadi with Friends-Books Edition” – questo il titolo dell’incontro– vede insieme tre scrittori che hanno molto in comune oltre ad essere amici tra di loro. Tutti e tre vengono dal Nordest (Verona, Pordenone, Padova); tutti e tre hanno cominciato scrivendo sulle loro pagine Facebook che hanno milioni di contatti. Tutti e tre sono animati da un impegno sociale, che affianca e si fonde con la passione per la scrittura.
LA SESSIONE AUTUNNALE
La nuova formula online è piaciuta al pubblico Il calendario si arricchisce
La novità di quest’anno alla “Fiera delle Parole” sono gli incontro online, trasmessi attraverso i canali social, come Facebook e Youtube. Gli incontri sono cominciati a maggio, con la riapertura delle librerie, e continuati a giugno, fino a metà luglio, coinvolgendo una cinquantina di autori, tra cui Francesco Piccolo, Andrea Vitali, Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva, Elisabetta Sgarbi, Ferruccio De Bortoli, ma anche alcuni locali, secondo la tradizione della Fiera. Poi le conversazioni digitali sono riprese con Chiara Valerio e la sua matematica e questa nuova “sessione”, che prevede incontri ogni giorno, si chiuderà a ridosso del 30 settembre.
Il successo è stato notevole e sono stati largamente superati i centomila contatti, con alcuni incontri (per esempio quello tra Guccini e Vecchioni, ma anche quelli di Matteo Bussola ed Enrico Gagliano) che hanno superato da soli i diecimila. Nei prossimi giorni, tra gli incontri più attesi ci sono quelli tra l’ex ministro della cultura Massimo Bray e il direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi (il 17 settembre alle 18.30) e quello tra la scrittrice Elena Varvello e il filosofo Luca Illetterati (il 18 settembre).
La settimana successiva da segnalare la presenza di due autori best seller come Andrea De Carlo (il 26 settembre) e Marco Buticchi (il 28) con il suo nuovo libro di avventure egiziane. Il 29 una curiosa incursione nella comicità con Cristiano Militello che presenta il suo “Cartelli d’Italia” in cui racconta le peregrinazione da nord a sud in cerca di buffe scritte, le stesse che sono andate in onda poi in “Striscia la notizia”.
Dopo gli eventi dal vivo la versione online dovrebbe continuare con una nuova sessione dedicata alle nuove uscite autunnali.
DOVE E COME. Tutti gli appuntamenti della “Fiera delle parole” saranno ospitati nel padiglione 11 della Fiera di Padova. Sarà possibile raggiungerlo anche in automobile grazie alla disponibilità di un ampio parcheggio interno. L’ingresso agli eventi è gratuito, ma è obbligatoria la prenotazione, su
www. fieradelleparole.it, selezionando l’evento al quale si intende partecipare e fornendo i dati necessari per l’assegnazione del posto.