Ecco la sala operatoria ibrida che ha salvato mamma e figlio durante un parto a Padova
Per farlo è stato costituito un team multidisciplinare con ginecologo, neonatologo, ostetrica, radiologo e chirurghi vascolari - che più di tutti in Azienda detengono l’expertise in questo settore ad alta tecnologia - per affrontare l’intervento ibrido. A spiegare l'intervento è il professor Franco Grego, direttore della Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’Azienda Ospedale Università, diretta da Giuseppe Dal Ben. Attraverso una via endovascolare sono stati posizionati due “palloni” nelle arterie ipogastriche che portano il sangue all’utero e al ventre, abbassando fino a quasi chiudere la vascolarizzazione dell’area, questo senza utilizzare molti raggi che rischiavano di essere nocivi per il bimbo. Poi sono intervenuti gli specialisti della Ginecologia, con il cesareo, estraendo il bimbo. Dopodiché gli specialisti di chirurgia vascolare attraverso la stessa via endovascolare hanno embolizzate tutte le arterie uterine che avrebbero potuto essere fonte di emorragia. Sgonfiati i palloni, c'è stata conferma di un’emostasi perfetta e quindi i ginecologi hanno completato l’intervento che è andato così bene che per la paziente non è stata utilizzata una sola sacca di sangue. (Video Agenzia Bianchi)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova