Elezioni regionali, il professor Ivano Spano guida la lista che punta all'autogoverno
Il professore che ha invitato il fondatore delle Br a Padova si candida a governatore. Il leone di san Marco come simbolo. Agirmo capolista a Venezia, Bottero a Treviso

TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PRESENTAZIONE LISTA NOI VENETO. IVANO SPANO
VENEZIA. Un docente emerito dell’Università di Padova storicamente di sinistra che salta sul carro di Indipendenza Noi Veneto e Patto Autonomia Veneto per guidare la Regione verso l’autogoverno. Il tema? Fare sempre la rivoluzione. Non più con gli extraparlamentari al seguito di Renato Curcio ma con i venetisti che non hanno mai tollerato lo Stato.
La lista “Ivano Spano – Inv per l’autogoverno della società civile” si è presentata al Pedrocchi a Padova, uno dei simboli dei moti risorgimentali anti-austriaci. A sfidare Luca Zaia è il sociologo Ivano Spano, docente a riposo dell’ateneo patavino. Nella sua vita Spano è stato amico personale dei vertici rivoluzionari delle Brigate Rosse consulente di alcuni ministri non certo in odore di comunismo, responsabile del Centro studi della Cisl del Veneto e così via, in un percorso che lo ha portato ai vertici dei suoi campi di attività.
«Non vedo contraddizioni tra il mio percorso culturale e personale e l'autonomia amministrativa del Veneto» spiega Spano «questa anzi è prevista ampiamente dall'articolo 5 della Costituzione, una carta a cui io, come il resto degli italiani, sono strettamente legato. Ho scelto di affrontare questa nuova avventura forte di alcuni studi ben precisi sulla condizione della donna, degli anziani e di molte altre categorie di una regione che conosco per averla studiata da sociologo per decenni: un Veneto in cui il 20% dei pensionati prendere meno di 500 euro al mese e il 40% meno di 1000 euro.
Una regione in cui, a causa del Covid, la violenza di genere tra le mura domestiche è cresciuta enormemente. Per questi e altri problemi abbiamo soluzioni diverse da quelle di una partitocrazia figlia della vera antipolitica e che vogliamo superare con proposte precise. Con noi la Regione si farebbe carico di portare le pensioni minime ai 1500 euro, darebbe supporto alle donne e ai giovani coinvolgendoli direttamente nello sviluppo delle azioni a loro dirette e affronterebbe con un approccio nuovo i grandi problemi della sua popolazione».
Sebbene ancora i nomi di tutti i candidati sia ancora coperta da segreto, noti sono i capilista di ciascuna provincia. A Treviso sarà l’imprenditore delle comunicazioni Leopoldo Bottero a guidare il gruppo di “Ivano Spano – Inv”, a Vicenza capolista è Carmen Gasperini (terapista aiurvedica). A Rovigo si punterà sul commercialista di Adria Stefano Paesante, mentre a Belluno ci si affiderà all’architetto Flavio Veronese. Per Padova invece è pronto lo studente di Scienze Naturali Alberto Miola, mentre a Verona si scommette sull’imprenditore alberghiero e del marketing Giampiero Zuliani. Nella circoscrizione di Venezia capolista sarà invece l’imprenditore del turismo Roberto Agirmo, anche portavoce della lista.
«Noi abbiamo due obiettivi che sono l’autonomia e l’ambiente» spiega Agirmo «entrambi non sono né di destra né di sinistra. Abbiamo scelto Ivano Spano come candidato a governatore perché il suo libro “Per l’autogoverno della società civile” ha tantissimi punti di contatto con il nostro pensiero e perché da intellettuale complesso e poliedrico è un punto di riferimento per l'elaborazione di idee e progetti. Se riuscissimo ad ottene un consigliere faremo vera opposizione, un’attività che il consiglio regionale non ha visto da almeno 5 anni». —
Argomenti:regionali veneto 2020
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