ELEZIONI REGIONALI IN VENETORuzzante: "Con Zaia prima di tuttoviene il sistema di potere della Lega"
L'esponente padovano del Pd, candidato al Consiglio regionale, presenta un "libro bianco" su incarichi e nomine volute dal Carroccio. C'è anche il fratello architetto di Maurizio Conte

Piero Ruzzante
PADOVA. Il vero slogan? «Prima la Lega». Luca Zaia? «Il capo di un sistema che tanto assomiglia a quello della Dc Prima Repubblica». Dietro il Carroccio veneto? «Clientele formato famiglia, amici e dirigenti di partito, un’occupazione sgangherata del potere». Piero Ruzzante e Gianni Gallo, del Partito democratico, inaugurano il “libro bianco” sulla mutazione genetica della Lega, da partito di lotta a partito di sottogoverno. Ai tavolini del Caffè Cavour, l’ex deputato candidato al Consiglio regionale, che gode del sostegno del sindaco Flavio Zanonato, e il capogruppo uscente offrono in favore di telecamera le «dieci perle della Lega in cinque anni di governo del Veneto».
La novità assoluta riguarda Maurizio Conte, leader del Carroccio padovano, capolista alle Regionali anche per un posto da assessore: «Il fratello Tiziano fa l’architetto. La Regione fra il 2005 e il 2006 (per l’interessamento del consigliere Conte ringraziato pubblicamente dal sindaco di Tombolo sulla stampa locale) finanzia con un contributo di 880 mila euro il polo scolastico di quel Comune. Indovinate a chi viene affidato l’incarico per progettazione e direzione lavori per la modica cifra di 260.578 euro e 10 cent? Naturalmente al fratello di Maurizio Conte, ossia l’architetto Tiziano e al geometra Davide Giacobbo per il coordinamento della sicurezza dei cantieri», si legge nel decalogo curato da Ruzzante & Gallo.
E’ l’ultima spallata, anche per mettere sull’avviso gli elettori: «A cominciare proprio da chi vota Lega in buonafede e non immagina cosa c’è dietro la facciata. Con Zaia prima di tutto verrà ancora la Lega, non il Veneto. Vale la pena riflettere sul rischio di un sistema imperniato su sindaci-deputati come Bitonci o ministri-governatori come Zaia», insiste la coppia Pd.
Le altre “perle” si concentrano sulle nomine: il ragionier Corrado Callegari al vertice di Veneto Agricoltura (a 15 mila euro al mese); l’autista di bus Antonello Contiero a Intermizoo (5 mila al mese); il ragionier Fausto Luciani all’Avepa con premio di produzione da 15.400 euro. Nel primo capitolo del «libro bianco», spiccano i premi ai direttori generali delle Usl (40 mila euro a testa) insieme all’incarico dirigenziale alla moglie di Flavio Tosi (stipendio che passa da 25 a 70 mila euro lordi all’anno) e al maxi premio ai 13 super-dirigenti della Regione (15 mila euro a testa un anno fa).
Su Zaia le ultime tre “perle”. «In mezzo alle miss solo nel 2007 è costato 318 mila euro più altri 480 mila per il piano di comunicazione. Ora c’è l’uso spregiudicato (sarà oggetto di un esposto all’autorità giudiziaria) del sito Internet del ministero luogo privilegiato della campagna elettorale. Senza dimenticare le gigantografie della rivista Il Welfare distribuita in periodo elettorale con i soldi dei contribuenti».
Ruzzante promette “aggiornamenti” direttamente dal Consiglio regionale. Gallo ammicca malizioso sull’incarico al consorte di Francesca Zaccariotto, neopresidente leghista della Provincia di Venezia.
Argomenti:elezioni regionali 2010
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