"Elisa, una brava cameriera"
Sotto choc il titolare del locale El Fuego di Celeseo: «Tanta la passione che volevo proporle di diventare mio socio»

Elisa Serafin
SANT’ANGELO DI PIOVE
. «L’avrei voluta come mia socia, era brava e aveva molta buona volontà»: tremava ieri mattina la voce a Stefano Giacomelli, titolare del ristorante «El Fuego», che si trova nella frazione Celeseo. Elisa Serafin lavorava da un anno da lui, come cameriera. Lunedì sera, prima della tragedia, erano stati con tutto lo staff del locale e anche con l’amica di Elisa, Jessica Giolo, a festeggiare proprio il primo anno di attività del ristorante.
«Ci siamo lasciati verso le 23.30, dopo aver cenato tutti insieme in un locale di Legnaro - racconta Giacomelli, ancora incredulo della tragica morte di Elisa e Jessica - Loro due erano sempre insieme, erano grandi amiche. Lunedì sera, dopo la cena, dovevano andare alla birreria di Correzzola dove le aspettavano alcuni amici per una festa di compleanno. Stamattina (ieri ndr) aspettavo Elisa al lavoro e a una certa ora, non vedendola arrivare, ho pensato che non avesse sentito la sveglia. Di solito era molto puntuale - ricorda il titolare del ristorante - e non è mai mancata al lavoro. Ho provato più volte a chiamarla al telefono, ma lei non rispondeva. Poi ho ricevuto la terribile notizia dell’incidente, mi pare ancora impossibile che poco dopo che ci siamo salutati quelle due ragazze siano andate incontro a un destino tanto crudele. Elisa ha lavorato da noi dal giorno dell’inaugurazione del ristorante, il primo novembre dell’anno scorso, ed è cresciuta professionalmente giorno dopo giorno. Pensavo già in un prossimo futuro di proporle di entrare nella società, meritava di essere valorizzata, ci metteva impegno e passione e, soprattutto, era benvoluta da tutti».
I genitori di Elisa sono separati da qualche anno, situazione di cui la ragazza soffriva parecchio. Il papà, Flavio, ha aperto da poco tempo una pizzeria per asporto a Villa del Bosco, il fratello Emanuele aveva vissuto con lei e Jessica fino a qualche mese fa. L’altro fratello, Simone, non aveva contatti con lei da diverso tempo, così come la mamma, trasferitasi a Padova. «Era una ragazza semplice e sempre sorridente - ricordano i vicini di casa, in via Cona dove Elisa Serafin è cresciuta - purtroppo ci sono stati dei problemi nella famiglia, ma i ragazzi sono tutti molto bravi».
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