Escono di notte per procurarsi il cibo

Le nutrie (nella foto un esemplare) in base ad una normativa nazionale recepita dalla Regione Veneto lo scorso mese di agosto, non sono più considerate fauna selvatica ma bensì animali dannosi alla...
AGOSTINI TREVISO NUTRIA E TOPI SUI BASTIONI ESTERNI DI PORTA SAN TOMMASO
AGOSTINI TREVISO NUTRIA E TOPI SUI BASTIONI ESTERNI DI PORTA SAN TOMMASO

Le nutrie (nella foto un esemplare) in base ad una normativa nazionale recepita dalla Regione Veneto lo scorso mese di agosto, non sono più considerate fauna selvatica ma bensì animali dannosi alla stessa stregua dei topi e delle talpe. La gestione dei piani di abbattimento è in capo ai Comuni, che decidono le modalità per eliminare questa specie che rappresenta un pericolo per le produzioni agricole e per la stabilità delle rive dei canali. I metodi di abbattimento sono sostanzialmente due: la cattura con le gabbie e la soppressione con le armi. Fucili ma anche carabine ad aria compressa. La soppressione dei roditori catturati con le gabbie deve essere il più possibile “eutanasica”, cioè nel minor tempo possibile da quando l’animale rimane intrappolato nella gabbia e provocandone la minore sofferenza possibile. «Per quanto riguarda gli abbattimenti con fucili o carabine ad aria compressa, di norma i Comuni autorizzano personale in possesso di porto d’armi o licenza di caccia», spiega il presidente provinciale di Federcaccia Padova, Oscar Stella. «Le ore migliori sono quelle notturne quando questo roditore originario del Sud America esce per procurarsi il cibo. È evidente che bisogna essere attrezzati di fari per poterne individuare la posizione. Gli abbattimenti notturni danno un risultato dieci volte maggiore di quelli diurni. Alcuni comuni autorizzano questa attività di notte in zone dove di giorno è pericoloso per l’incolumità delle persone». Gianni Biasetto

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