Este, cantano "Faccetta nera" alla festa di Rifondazione

Saluti romani e canzoni fasciste sul palco della "Festa in rosso": un gruppo di ragazzi, circa una ventina, hanno dato vita a questa provocazione a Este. Alcuni erano palesemente ubriachi
Gruppo di estremisti di destra
Gruppo di estremisti di destra
ESTE
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Blitz neofascista alla «Festa in Rosso». Poco dopo le 2 del mattino di ieri, un gruppetto di militanti di estrema destra si è esibito in saluti romani e inni fascisti sul palco della festa organizzata dal circolo estense di Rifondazione comunista all'anfiteatro del castello. I concerti della serata erano già terminati quando gli skinhead si sono introdotti nell'anfiteatro: il palco era vuoto e i giovani, alcuni palesemente ubriachi, hanno pensato bene di esibirsi in un fuori programma a base di inni come «Faccetta nera» e saluti a braccio teso.


«Sono entrati già con i boccali da mezzo litro in mano - racconta Paolo Venco, uno dei promotori della festa - Da quanto abbiamo saputo provenivano da una festa in un altro locale. Prima si sono avvicinati al banco, poi sono saliti sul palco, dove hanno iniziato a fare il saluto romano e inni nazisti. E' sorta una discussione, loro hanno iniziato ad alzare le mani e sono stati buttati fuori dalla festa. Intanto altre venti persone, tra cui anche dirigenti del fronte skinhead di Padova, stazionavano fuori dai cancelli e cercavano di entrare. Per fortuna siamo riusciti a chiudere i cancelli».


Nel frattempo gli organizzatori della festa avevano chiamato i carabinieri, che hanno identificato sette tra i neofascisti, rintracciati in via Ca' Mori. I militari sono rimasti poi fuori dai cancelli, a controllare che i disturbatori non si ripresentassero. «Erano naziskin da Padova e provincia, nessuno di Este - sostiene Venco - Dispiace perché hanno rovinato la festa, dopo tutta la fatica fatta per metterla in piedi. Ora alcuni di noi sporgeranno denuncia».


«Azione sicuramente premeditata, non di ragazzini ubriachi ma di nazifascisti organizzati, alcuni facenti parte di Ordine Nuovo - commenta a sua volta con tutt'altro tono l'assessore Elisa Bussi - Sono entrati, hanno provocato in maniera violenta, e sono stati buttati fuori dal popolo della festa: la gente si è ribellata di fronte a questa azione inaccettabile».

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