Europei 2032, Verona approva la riqualificazione del Bentegodi
Lo stadio veronese è l’unico impianto Veneto, già inserito nella precedente lista delle 10 città italiane selezionate, a poter ambire a un posto tra quelle che saranno le 5 sedi definitive

Nella seduta di martedì 30 luglio la Giunta comunale di Verona ha approvato il Documento Unico di Programmazione 2025-2027 definendo tra l'altro anche il percorso per la riqualificazione dello Stadio Bentegodi. Si tratta di un progetto per contenuti, natura e finalità, del tutto diverso dalla proposta approvata dal Consiglio comunale nel dicembre 2019 e non più sviluppata. Questo intervento, a cui si lega la rigenerazione del quartiere, mira a rendere lo stadio una struttura polivalente, contemporanea e in grado di ospitare non solo eventi sportivi e doterà Verona di una struttura di riferimento per tutto il Nord-Est. In vista dei Campionati Europei di calcio 2032 che si svolgeranno tra Italia e Turchia e per ospitare i quali Verona è inserita nella «short list» delle dieci città candidate.
Entro la fine del 2026, come indicato dalla FIGC, dovrà essere presentato il progetto di fattibilità tecnico-economica per quegli stadi che, per essere adeguati alle normative europee, necessitano di interventi di questo tipo. Tra questi lo stadio Bentegodi, le cui caratteristiche attuali non consentono di disputarvi gare di livello internazionale, e di conseguenza la mancata possibilità di omologazione per questo tipo di partite impedirebbe di ospitare l'evento di Euro 2032. L'obiettivo dell'Amministrazione scaligera è di presentarsi con un progetto fortemente innovativo per una struttura con un utilizzo polifunzionale in linea con i più moderni impianti europei e con la possibilità di andare oltre i soli eventi calcistici.
Un progetto che avrà tra i suoi punti di forza la riqualificazione dell'area e più in generale di tutto il quartiere dello Stadio, che ne sfrutti la posizione strategica per favorire una mobilità alternativa al mezzo privato. Si prevede la costruzione di uno stadio temporaneo nel caso in cui il cantiere non rendesse possibile lo svolgimento delle partite di serie A.
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