Fabio Pinelli, avvocato di Padova, eletto vicepresidente del Csm

Era il candidato della Lega. Il verdetto alla terza votazione. Ecco chi è

Fabio Pinelli stringe la mano a Mattarella
Fabio Pinelli stringe la mano a Mattarella

Fabio Pinelli, 57 anni, avvocato del Foro di Padova, è stato eletto vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. È stato eletto alla terza votazione, con 17 voti contro i 14 espressi per Roberto Romboli. Pinelli era il candidato della Lega.

«Cerchiamo di essere credibili, trasparenti, mai obliqui nell'interesse del Paese»: questa la prima dichiarazione del nuovo vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, prendendo la parola dopo la sua elezione.

Il presidente del Csm è di diritto il presidente della Repubblica. Mattarella, che ha presieduto il plenum, ha esortato Pinelli: «Sia garante per tutti i componenti», affrontando le questioni con «obiettività e franchezza». 

Fabio Pinelli
Fabio Pinelli

«Orienterò ogni mio comportamento nell'interesse del Paese con la guida e il faro del presidente della Repubblica», ha detto Pinelli, che si è dichiarato «onorato dell’incarico e del ruolo che mi avete riconosciuto. Una grande emozione. Una gravosissima responsabilità».

«Anche a chi non mi ha votato dovrò garantire ascolto, perché il comportamento del Csm sia orientato sempre verso scelte condivise e meditate».

Chi è

Fabio Pinelli, originario di Lucca ma padovano di adozione, si è laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano ed è iscritto dal 1997 all'Albo degli Avvocati di Padova, dal 2010 anche all'Albo Speciale degli Avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione ed alle altre Giurisdizioni Superiori. Ha una formazione giuridica di diritto penale classico ed esplica la propria attività specialistica prevalentemente nell'ambito del diritto penale dell'economia. Ha patrocinato, inoltre, avanti la Corte Costituzionale. Fino alla nomina a componente del Csm, è stato professore a contratto presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia e titolare dell'insegnamento di Diritto penale dell'ambiente, del lavoro e della sicurezza informatica (Internet e privacy). Oltre all'ambito strettamente professionale, prima di diventare Consigliere, è stato membro del Comitato Scientifico e socio di Luciano Violante nella Fondazione Leonardo - Civiltà delle Macchine, Socio di ItaliaDecide, Associazione per la qualità delle politiche pubbliche, Presidente di PadovaLegge.

È l'avvocato di Armando Siri, che da sottosegretario nel governo Conte 1 fu costretto a dimettersi per un'indagine di corruzione, e di Luca Morisi, l' ex guru social della Lega. E assiste la Regione Veneto di Luca Zaia nel maxi processo sull'inquinamento Pfas nelle province di Vicenza, Verona e Padova. È anche legale di Paolo Berizzi, il giornalista di Repubblica oggetto di pesanti minacce e diffamazioni. E davanti alla Corte costituzionale rappresenta il Senato nel conflitto con i pm di Firenze titolari dell'indagine Open a carico di Matteo Renzi. Tutti procedimenti che ora dovrà necessariamente lasciare.

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