Vola nel canalone per cento metri, muore escursionista

L’uomo, un tedesco di 52 anni, non dava più notizie di sè da mercoledì 9 luglio. Sabato l’allarme dei familiari, domenica mattina il ritrovamento. Era precipitato dal sentiero numero 703, che dal Mulaz porta in discesa verso il Rosetta, all'altezza della Torcia di Valgrande 

Un uomo del soccorso alpino nella zona dove è stato ritrovato il corpo senza vita dell'escursionista
Un uomo del soccorso alpino nella zona dove è stato ritrovato il corpo senza vita dell'escursionista

Era precipitato in un canale per cento metri, finendo tra due massi. E’ stato ritrovato il corpo senza vita dell’escursionista tedesco (M.L. di 52 anni), di cui non si avevano più notizie dalla mattina di mercoledì 9 luglio. L’uomo  aveva lasciato il rifugio Mulaz, dove aveva pernottato, per incamminarsi in direzione del rifugio Rosetta.

Alla sera precedente, poco prima di mezzanotte, risaliva l'ultimo contatto con i familiari, che sabato 12, attraverso una denuncia alla polizia tedesca, ne avevano segnalato il lungo silenzio e il mancato rientro, facendo partire in serata le ricerche. Attorno alle 21 di ieri la prima chiamata alla Centrale operativa trentina. È stato quindi attivato il Soccorso alpino di San Martino di Castrozza, assieme ai Carabinieri di Cavalese e Primiero.

I soccorritori hanno contattato i diversi rifugi della zona per risalire alle informazioni utili: rifugio Treviso e Pradidali con esito negativo, mentre al Rosetta non c'era la certezza assoluta di un suo eventuale transito.

La mattina di domenica 13 luglio  è stato attivato anche il Soccorso alpino della Val Bois per le verifiche nel terrirorio di competenza. Approfittando delle previsioni, che davano una finestra di un paio di ore prima del maltempo, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, è quindi decollato per un sorvolo lungo la sentieristica principale, con a bordo un soccorritore della Val Biois e uno della Guardia di finanza. Durante la perlustrazione del sentiero numero 703, che dal Mulaz porta in discesa verso il Rosetta, all'altezza della Torcia di Valgrande, i soccorritori hanno scorto il corpo dell'uomo, precipitato in un canale e finito tra due massi, un centinaio di metri più in basso.

Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, con il supporto di una seconda squadra elitrasportata in quota, la salma è stata imbarellata e recuperata con il gancio baricentrico, per essere poi trasportata al Campo base a Capanna Cima Comelle e affidata al carro funebre.

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