Fedi nuziali e mascherine alzate: ecco il “sì” di Mauro e Ivana per un matrimonio in streaming
La coppia s'è sposata nel municipio di Mirano nonostante l’emergenza sanitaria dal Covid. Con loro i due testimoni, mentre gli amici erano collegati online. E la festa? "E' solo rinviata", promettono gli sposini

Mauro Casarotto e Ivana Kostic davanti al municipio di Mirano, dove hanno pronunciato il loro "sì"
MIRANO. L’amore, si sa, è in grado di superare ogni ostacolo. E così, anche ai tempi del coronavirus, c’è chi non si scoraggia e sceglie di celebrare il proprio sentimento nonostante le avversità. È il caso dei miranesi Mauro Casarotto e Ivana Kostic: 49 anni lui, 33 lei, entrambi impiegati nel settore della moda, convivono da 5 anni e hanno deciso che niente li avrebbe dissuasi dal coronare il loro rapporto. Così, armati di mascherine e con due testimoni al seguito, la mattina di venerdì 17 aprile si sono presentati in municipio per il loro matrimonio.
Come mai avete deciso di sposarvi nonostante le difficoltà dovute all’emergenza?
«Era una cosa che avevamo programmato da tempo, alla quale tenevamo molto. Ci siamo sentiti di farlo ugualmente malgrado il periodo e le limitazioni, non volevamo rinunciare. Anche per dare un segnale di positività: la vita continua e supereremo insieme pure questa situazione».
Come vi siete organizzati per avere tutto l’occorrente per la cerimonia?
«L’abito da sposa l’avevamo ritirato subito prima delle chiusure dei negozi, lo stesso per le fedi. Il vestito dello sposo c’era già, per fortuna, e il bouquet l’abbiamo ordinato a domicilio così come la torta. Ce la siamo cavata con tutto, accessori compresi, anche se non ci saremmo fermati lo stesso».
Com’è stato sposarsi portando la mascherina e con tutte le limitazioni del caso?
«Sicuramente è una cosa che non si dimentica. La mascherina l’abbiamo tolta nel momento dello scambio delle fedi, perché volevamo vederci in faccia. Ma non è stato qualcosa di limitante, l’emozione si vive lo stesso».
È stato strano non avere i propri cari e gli amici a fianco?
«Gli invitati non erano presenti fisicamente, però siamo riusciti a organizzare un videostreaming: abbiamo trasmesso il matrimonio su YouTube, dando il link a familiari e amici che hanno seguito la cerimonia in diretta. Erano davanti al pc ma li sentivamo vicini lo stesso. Con l’isolamento, d’altronde, siamo diventati tutti un po’più tecnologici. Tornati a casa, poi, sono continuati i collegamenti video con tutti per ricevere gli auguri».
Pranzo di nozze e luna di miele, tutto rimandato?
«Sposteremo la festa a quando le limitazioni cesseranno e ci sarà la sicurezza di poterci incontrare. Non sappiamo quando sarà possibile, anche se sarebbe bellissimo entro l’anno. Per la luna di miele la vediamo ancora peggio (ridono). Si vedrà, fortunatamente non avevamo ancora prenotato nulla. Una delle nostre idee è una decina di giorni sulle Dolomiti, seguendo un percorso a rifugi che abbiamo già pianificato prima di sposarci».
Qual è la prima cosa che farete appena finita la quarantena?
«Ci troveremo con tutti i nostri amici e parenti per un brindisi, stavolta dal vivo!»
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