Franca Coin nominata presidente della Fondazione Canova

Già al timone di Venice International Foundation, sovrintenderà ai tesori neoclassici del grande scultore a Possagno
Di Cristiana Sparvoli
Agostini Interpress Venezia, 22.05.2010.- Restaurata la parte lignea e dorata del soffitto, Sala Scrutinio, di Palazzo Ducale,. Nella foto l'Intervento di Franca Coin.-
Agostini Interpress Venezia, 22.05.2010.- Restaurata la parte lignea e dorata del soffitto, Sala Scrutinio, di Palazzo Ducale,. Nella foto l'Intervento di Franca Coin.-

TREVISO. Dopo due politici di razza - il senatore Gian Pietro Favero e l’ex governatore/ministro Giancarlo Galan - va ad una signora della cultura veneziana la presidenza di Fondazione Canova Onlus di Possagno, che custodisce e conserva, nel Museo e nella Gipsoteca, l’eredità del più grande scultore neoclassico donata al suo paese natale nella Pedemontana trevigiana. Franca Coin, presidente di The Venice International Foundation, ha accettato la nomina voluta dal consiglio di amministrazione della Fondazione, rimasta senza un presidente dall’estate scorsa, dopo le dimissioni di Giancarlo Galan a seguito delcoinvolgimento nell’inchiesta Mose. Sul nome di Franca Coin, il sindaco di Possagno Gianni De Paoli (che l’aveva già nominata consigliere a fine 2014) ha trovato la totale convergenza di tutto il cda. E la signora di Venice Foundation, già grande estimatrice di Antonio Canova e del Museo di Possagno, ha subito accolto con entusiasmo l’incarico. «Un paio di mesi per prendere visione di tutta la nostra attività», dice il sindaco De Paoli, «E poi con il nuovo presidente saremo pronti a dare il via a progetti che lancino un ponte tra Possagno e Venezia, coinvolgendo anche la vicina Asolo e Fondazione Canova di Crespano del Grappa, dove c’è un’altra parte del lascito di Giovanni Battista Sartori, che diede in eredità alla Comunità di Possagno i beni del fratellastro Antonio Canova»

. Quello del sindaco De Paoli è stato un colpo da maestro, complice il collega primo cittadino di Asolo Mauro Migliorini (anch’egli nel cda di Fondazione Canova, insieme a Renato Manera vicepresidente, Alessandro Gatto, Diana Vardanega e Liliana Cunial), che aveva indicato in Franca Coin, asolana d’elezione, la personalità adatta a sostituire nel consiglio il dimissionario Galan. «Avevamo bisogno di una figura non politica e che desse il giusto riconoscimento internazionale al patrimonio canoviano», dice De Paoli, «Va detto che i presidenti Favero e Galan hanno fatto crescere notevolmente il Museo, grazie anche al prezioso lavoro di Manera, che resta vicepresidente. Ho voluto che la nomina di Franca Coin non fosse solo mia, ma condivisa da tutti i componenti del cda. Ora c’è molta voglia di fare e di non perdere tempo».

Quello di Possagno è un museo privato, che non riceve finanziamenri statali. «Si sorregge sui contributi che può permettersi un comune di 2000 abitanti», sottolinea il sindaco, «sull’incasso dei biglietti e sui progetti in cui coinvolgiamo la Regione e gli sponsor privati». Il museo canoviano nel 2014 ha registrato un vero boom di visite, con i 50 mila biglietti staccati per la mostra dedicata alle ”Tre Grazie”. «Ma dobbiamo fare in modo che il turista, intercettando anche i flussi veneziani, si fermi più a lungo, attirato da tutto quanto può offrire questo territorio», ribadisce De Paoli, «Con la presidenza di Franca Coin andremo in questa direzione».

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