Garda devastato dal maltempo Danni per vigneti e frutteti

GARDA. Danni ingenti sul Garda. Torri del Benaco e Brenzone, assieme agli altri Comuni gardesani colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo di domenica, sono pronti per attivare formalmente la richiesta di stato di calamità naturale alla Regione per ottenere un risarcimento. Il giorno dopo l’«apocalisse» che ha devastato i litorali del lago, è stato dedicato da una parte a proseguire con gli interventi di messa in sicurezza dei punti dove la pioggia, l’acqua e il vento hanno spazzato via tutto, dall’altra ad iniziare a contare gli ingentissimi danni provocati dalla tempesta che si è abbattuta sul Garda.
Tra Torri e Pai lo scenario sembra davvero apocalittico: le passeggiate sul lungolago sono state stravolte, con la pavimentazione in marmo e in porfido che è saltata via a causa della forza dell’acqua e del vento. In diversi punti il Comune è stato pertanto costretto a chiuderle per metterle in sicurezza. Diversi plateatici in legno dei ristoranti sul lago, poi, sono stati gravemente danneggiati. Le spiagge non esistono più, sommerse e «mangiate» dal lago.
Sono stati divelti gran parte dei pontili presenti sulla costa, da Brancolino fino a Pai, lasciando solo qua e là qualche palo di legno spuntare fuori dall’acqua. «Ci sono danni ovunque. Sui tredici chilometri di costa non è stato risparmiato un centimetro», afferma amareggiato il sindaco di Torri Stefano Nicotra. «Grazie allo straordinario lavoro degli uomini della Protezione civile di Torri, guidata da Cristian Salaorni, con la collaborazione della polizia locale e volontari, tra domenica scorsa e ieri siamo intervenuti, anch’io, in almeno 152 punti sul territorio».
I danni più seri della seconda grandinata per l’agricoltura nel Veronese si sono estesi tra San Martino, Caldiero, Soave, Cazzano di Tramigna e Belfiore.
Secondo Coldiretti, nell’Est, specialmente a Soave, Zevio e Belfiore, vento e grandine hanno provocato danni ingenti per tutta la produzione locale. «I danni al momento non sono quantificabili, ma sono già evidenti», evidenzia Giuseppe Ruffini, direttore dell’associazione di categoria. «I vigneti sono nella fase della inflorescenza, per cui la valutazione delle perdite potrà essere effettuata solo quando si formeranno i grappoli e la frutticoltura è stata colpita da grandine molto sottile per cui bisognerà aspettare la crescita dei frutti». —
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